La piccola Diana, trovata morta a soli 18 mesi il 21 luglio scorso nell’appartamento di via Parea a Milano dove abitava con la mamma Alessia Pifferi, avrebbe assunto tranquillanti prima del decesso, avvenuto dopo che la piccola è stata lasciata sola per una settimana. È quanto emergerebbe dai risultati preliminari dell’autopsia eseguita sul corpo della piccola nel luglio scorso.
Per l’avvocato Solange Marchignoli, che difende la mamma con l’avvocato Luca D’Auria, “il più bel trucco del Diavolo sta nel convincerci che non esiste“. “Alessia Pifferi – ha aggiunto la legale – è una persona intellettualmente seduttiva, accattivante e sorridente. Io ho creduto che non avesse dato benzodiazepine alla figlia. Ha scritto anche 52 pagine di diario per dichiarare la sua innocenza, che potrebbero essere a questo punto 52 pagine di bugie“.