L’Amburgo di Rafael Van Der Vaart (nella foto), protagonista anche quest’anno di una stagione all’insegna del “vorrei ma non posso” o “vorrei ma non riesco” (che in fondo è un po’ la stessa cosa), è ospite del Wolfsburg che ha fatto della sua solidità casalinga uno dei motivi della sua buona posizione di classifica, immediatamente a ridosso delle squadre che lottano per la Champions League: di sei partite in casa il Wolfsburg ne ha portate a casa ben cinque, pur subendo qualche gol.
Gli scommettitori immediatamente penseranno a una combo 1+Goal. Non si tratta di una considerazione sbagliata: soprattutto se consideriamo il fatto che i lupi sono quinti in questo momento in Bundesliga con una sola sconfitta e sette vittorie e cinque pareggi in tredici partite. Una squadra insomma estremamente regolare che oltretutto è anche imbattuta nelle sue ultime cinque partite con quattro vittorie una delle quali niente meno che sul Borussia Dortmund, due settimane fa.
La quota goal ha un senso se pensiamo che l’Amburgo segna comunque tanto anche quando non fa risultato. Trentacinque gol nelle ultime cinque partite esterne sono tantissimi. Ma, ed è un ‘ma’ grosso come una casa, all’Amburgo mancherà niente meno che Rafael Van Der Vaart il cuore e l’anima di una squadra che senza il fuoriclasse olandese spesso si spegne in modo davvero frustrante. In compenso ci sarà Lasogga otto gol in nove partite per l’HSV una media di una rete ogni 80 minuti.
Wolfsburg reduce dal pareggio 1-1 a Norimberga, Amburgo che arriva dalla bella vittoria per 3-1 sull’Hannover 96: ma tra le due squadre ci sono pur sempre sette punti di differenza.
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