E’ finita a Palma di Maiorca la latitanza di Andrea Ricci, irreperibile da due anni, dopo essere sfuggito all’arresto del febbraio 2014. L’uomo, considerato molto vicino a Ciro Smiraglia, nipote del boss – deceduto – Michele Zaza, è stato rintracciato dalla Dia di Roma in collaborazione con la polizia spagnola e il contributo della questura di Napoli. Su di lui pendeva un mandato di arresto europeo emesso dall’autorità giudiziaria di Roma. Ricci è stato arrestato la sera del 25 ottobre in un noto ristorante. Dalle indagini è emerso che a Palma di Maiorca svolgeva attività imprenditoriale nel campo immobiliare e delle ristrutturazioni, oltre ad affittare appartamenti ai turisti. Con lui lavoravano i suoi più stretti familiari. Insieme a Smiraglia aveva realizzato un articolato sistema di frode attraverso un traffico di auto di grossa cilindrata dalla Germania all’Italia: Ricci e i suoi complici riuscivano ad evadere l’Iva, grazie anche all’aiuto di due funzionari dell’Agenzia delle entrate di Roma. L’Iva evasa, calcolata in oltre 8 milioni di euro, ha permesso la confisca per equivalente di tre alberghi e di un ristorante nella capitale, alcune società e numerose autovetture nuove pronte per la vendita.
Arrestato a Palma di Maiorca il latitante Andrea Ricci
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