La dura legge degli ex. Grazie ai gol di Duvan Zapata e Luis Muriel, l’Atalanta espugna la Dacia Arena di Udine e prosegue nella sua marcia inarrestabile verso la qualificazione alla prossima Champions League. La vittoria per 3-2 sull’Udinese, infatti, consente ai ragazzi di Gasperini di blindare il quarto posto (+9 sulla Roma) e mettere pressione all’Inter (impegnata stasera a Parma) per il terzo. Terza vittoria consecutiva dopo la ripresa per l’Atalanta, che si conferma autentica macchina da gol: 10 in tre partite. Scatenati oggi i due attaccanti colombiani, con Zapata che sblocca il risultato e sale a 14 gol in stagione. Poi ci pensa Muriel a chiudere la partita, con una doppietta da subentrato che lo issa a quota 15 reti in stagione come Ilicic. Non bastano all’Udinese una doppietta del mai domo Lasagna (6 gol stagionali) e le super parate di Musso. I friulani restano impelagati in piena zona retrocessione.
Nell’Udinese, Gotti schiera un 3-5-2 con Teodorczyk e Lasagna in avanti. Larsen e Sema esterni con Fofana, Jajalo e Walace in mezzo al campo viste le assenze pesanti di Mandragora e De Paul. In difesa spazio a Samir, Nuytinck e Trost-Ekong. Nell’Atalanta, Gasperini risponde con il collaudato 3-4-1-2 con Gomez e Zapata in attacco e Malinovskyi a supporto. Sulle fasce Hateboer e Castagne, Freuler e Pasalic a centrocampo. In difesa torna Caldara al fianco di Toloi e Djimsiti.
Primo tempo subito scoppiettante, con l’Udinese pericoloso con Fofana e l’Atalanta con Malinovskyi in appena sei minuti. La squadra di Gasperini sblocca il risultato dopo 9′ grazie ad un capolavoro di Zapata, che controlla un lancio perfetto di Gomez e dopo aver superato Trost-Ekong fulmina Musso di destro. Colpita a freddo l’Udinese fatica a reagire, così l’Atalanta può giocare in scioltezza e in pieno controllo. Nerazzurri vicini al raddoppio alla mezzora con una botta da fuori di Malinovskyi respinta da Musso. A un gol sbagliato corrisponde sempre uno subito e infatti a sorpresa l’Udinese trova il pareggio subito dopo con un micidiale contropiede di Lasagna. Prosegue poi il duello Malinovskyi-Musso, con il portiere argentino che si oppone ancora da campione a un sinistro al fulmicotone dell’attaccante ucraino. Non è perfetta in difesa la squadra di Gasperini, che prima dell’intervallo concede ancora a Lasagna una buona occasione per colpire: il pallonetto dell’attaccante termina di poco alto.
Nell’intervallo, Gasp manda in campo Palomino al posto di un Djimsiti in evidente difficoltà contro Lasagna. Dopo qualche minuto dentro anche Muriel al posto di Malinovskyi. Pur mantenendo il controllo del gioco, l’Atalanta fatica a rendersi pericolosa. E’ anzi l’Udinese ad andare due volte vicina al gol con Wallace. Gasperini prova ad alzare i ritmi inserendo altre forze fresche: dentro de Roon per Pasalic e Gosens per Hateboer. L’Atalanta inizia a spingere con maggior determinazione, ma l’Udinese regge grazie all’ennesima parata di Musso questa volta su Muriel. L’attaccante colombiano si riscatta al 70′ quando fulmina il portiere friulano con una straordinaria punizione all’incrocio dai 25 metri. L’Udinese accusa il colpo e rischia di capitolare ancora per opera di Muriel, ma il solito Musso si esalta con un altro spettacolare intervento. Il portiere argentino non può nulla, però, all’80’ quando di nuovo lo scatenato Muriel firma il 3-1 con un micidiale destro al volo dal limite dell’area. L’Udinese però non molla e all’87’ riapre i giochi con il solito Lasagna, che batte di testa Gollini su cross dalla sinistra di Zeegelaar. Inutile l’assalto finale dei ragazzi di Gotti, l’Atalanta si difende con ordine e porta a casa i tre punti.