“Non sappiamo su che cosa si baserebbe il gabinetto giuridico della presidenza perché io possa essere estradato. Non so se il Brasile voglia macchiarsi, sapendo che il governo e i media hanno creato questo mostro in Italia. Mi consegneranno alla morte”. Lo ha dichiarato Cesare Battisti, in un’intervista al quotidiano brasiliano Estadao, interrogato sull’eventualità che il presidente Michel Temer autorizzi l’estradizione in Italia.
Battisti ha ribadito che era in auto con amici per andare a pescare e che la polizia federale li “ha seguiti”: “Ci stavano aspettando, da tempo l’operazione era stata preparata con l’aiuto dell’ambasciata italiana. Era evidente, c’erano persone che non avrebbero dovuto lavorare alla frontiera”, e poi “erano molto contenti, ballavano”. Ha poi raccontato che gli agenti avrebbero messo insieme il denaro in possesso di lui stesso e dei suoi amici, per accusare Battisti che fosse tutto suo: “Hanno creato un crimine che non esisteva”. Inoltre, alla domanda su quali siano le sue intenzioni in caso Temer decida per l’estradizione, ha risposto: “Ancora non sappiamo nulla, perché gli avvocati hanno chiesto informazioni” ma non le hanno ancora ricevute
Il legale di Battisti ha spiegato che la revisione della decisione di Temer non è possibile “a causa del lasso di tempo e del fatto che non esiste alcun difetto nella conclusione finale, come riconosciuto dalla stessa Corte suprema federale”. Come riporta il quotidiano brasiliano O Globo, secondo la difesa di Battisti, “la prescrizione della richiesta punitiva per i reati attribuiti (a Battisti, ndr) nel Paese di nascita impedisce anche la sua estradizione”. “La fiducia – continua il legale – è che il presidente della Repubblica, noto professore di diritto costituzionale, rispetterà le leggi brasiliane anche a fronte di pressioni politiche interne ed esterne”.
Mercoledì, sempre i media brasiliani avevano riportato la notizia che il governo di Temer fosse pronto a revocare lo status di rifugiato politico a Battisti e starebbe aspettando solo il via libera della Corte suprema federale (Stf). Se i giudici non concederanno l’habeas corpus preventivo richiesto dalla difesa di Battisti, il governo potrebbe decretare l’estradizione dell’ex membro dei Proletari armati per il comunismo (Pac).