Se in questa edizione del Mondiale 2014 in programma in Brasile abbiamo avuto modo di riscontrare che parecchi gironi risultano essere estremamente equilibrati verso l’alto, vedi la sfida tra campioni di Spagna, vicecampioni d’Olanda e il Cile che gioca da terzo incomodo c’è anche chi nel Gruppo H per esempio può divertirsi a giocare a nascondino. Qui l’equilibrio c’è ma tende a una base più modesta e imprevedibile. Il Belgio, protagonista di una fase di qualificazione assolutamente straordinaria può contare su una generazione di talenti che forse non è mai stata così ricca: da Hazard a Lukaku, senza dimenticare Witsel e lo splendido portiere Curtois. E il resto non è certo di seconda scelta. C’è poi la Russia di Capello che punta a una concretezza consolidata ma forte di talenti di grandissimo valore come quelli di Kerzakhov o Pavlyuchenko. E infine la Corea del Sud: squadra scomodissima da affrontare vista la sua consistenza tattica, la sua compattezza e un lavoro che ormai da diversi anni ha reso la formazione di Seul un autentico punto di riferimento per tutto il calcio asiatico proprio come il Giappone di Zaccheroni. L’Algeria, giunta a questa fase finale con pieno merito, rischia di fare molta fatica: e di risultare il classico vaso di coccio.
Dei diavoli rossi non sorprende solo la giovane età ma anche la straordinaria qualità di gioco e una spregiudicatezza offensiva e una campagna di qualificazione condotta in modo eccellente, praticamente senza commettere nemmeno un errore.
La squadra di Wilmots gode persino di troppa grazia sotto l’aspetto di estro e talento che in qualche modo deve esssere razionalizzato e incanalato: “Abbiamo fatto un lavoro a livello giovanile assolutamente straordinario – dice il CT belga – e i risultati sono non solo evidenti ma sono anche una garanzia per gli anni a venire. È vero, a volte i miei ragazzi possono sembrare anche troppo scriteriati, ma conto molto sul loro senso di responsabilità e sulle qualità che stanno dimostrando come gruppo”.
La Russia punta tutto sull’esperienza di un Capello desideroso di rifarsi dopo la delusione con la nazionale inglese: “Siamo in un gruppo non impossibile ma nemmeno facilissimo – dice Capello, nella foto – questo è un mondiale che per noi vale moltissimo. Intanto perché la Russia manca da dodici anni e poi perché i prossimi padroni di casa saremo noi e ci stiamo già organizzando per un lavoro che non sia di ricostruzione dopo questa esperienza, ma di ripartenza.
La Corea del Sud resta un enigma: “È una squadra difficile da affrontare e da interpretare tecnicamente – dice Capello – il loro gruppo è cresciuto enormemente sia sotto l’aspetto del collettivo che delle individualità. Fisicamente sono di una consistenza impressionante, aggressivi in tutti i settori e su tutti i palloni. A giocarci il primo posto siamo in tre, ognuno con il 33% di possibilità di farcela”.
Questo il calendario delle gare in programma
Belo Horizonte – Belgio v Algeria (17/06/14)
Cuiaba – Russia v Corea del Sud (17/06/14)
Porto Alegre – Corea del Sud v Algeria (22/06/14)
Rio de Janeiro Belgio – v Russia (22/06/14)
Curitiba – Algeria v Russia (26/06/14)
Sao Paulo – Corea del Sud v Belgio (26/06/14)
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