Inutile addentrarsi in analisi accurate su quanto si è visto nel corso di questa prima giornata di campionato. Anche se ieri sera il dibattito televisivo, già a caccia della prima panchina a rischio e delle prime delusioni individuava nel pareggio esterno dell’Inter a Torino il vero passaggio a vuoto della giornata.
Mi hanno colpito l’autorevolezza della Juventus e della Roma; i giallorossi hanno giocato un’ottima gara. Ma soprattutto mi ha molto impressionato la partita tra Napoli e Genoa, forse la più bella dell’intera giornata, tra due squadre che non hanno mai rinunciato ad attaccare. I rossoblu non meritavano certo di perdere, anzi… ma alla fine il Napoli ha sfruttato l’inerzia di quei dieci minuti finali nei quali i rossoblu avevano esaurito tutte le energie, in modo davvero scaltro.
Il Napoli ha visto l’avversario all’angolo e ha attaccato senza pietà sfiorando il gol in un paio di occasioni e trovando un’insperata vittoria a pochi secondi dal termine. Per una squadra che doveva dimostrare capacità di reazione dopo l’eliminazione dalla Champions League è di sicuro una bella prova di forza mentale oltre che fisica. Nell’assurdità del campionato ora c’è la pausa con poche ore dedicate a frenetiche operazioni di mercato che probabilmente non porteranno a nulla di davvero serio e concreto. L’ultima operazione clamorosa si è conclusa ieri sera, anche questa in uscita: dopo Immobile il Torino ha ceduto anche Cerci, all’Atletico Madrid. Un altro segnale del nostro calcio ormai in svendita.