La Juventus continua il suo cammino da record al comando della classifica indipendentemente dai risultati dei posticipi di Roma e Napoli. Un’altra vittoria, la quinta consecutiva; un altro risultato utile, il ventesimo consecutivo dalla sconfitta di Firenze del 20 ottobre scorso, l’unica di questa stagione.
Un segnale di reazione nei tempi giusti a chi aveva visto qualche flessione nel pareggio di Europa League in settimana proprio con la stessa squadra viola. Ma stavolta, a volere essere onesti, la partita capolavoro l’ha giocata il Genoa. Raramente abbiamo visto la squadra bianconera così limitata e così in difficoltà, costretta a tratti addirittura a subire con Buffon che para un rigore e la difesa che rischia sovente sulle improvvise accelerazioni rossoblu e con Matuzalem che ha praticamente annullato Pirlo per tutta la partita.
Impalpabile Vidal, poco incisivi gli esterni. Stavolta alla Juventus è andata bene perché i tre punti premiano la squadra capolista al di là dei suoi meriti e di quanto si è visto sul campo. All’ex Gasperini tanti complimenti che come al solito non fanno punti ma dimostrano una volta di più che questo allenatore, pur con tutti i suoi integralismi che a volte lo portano a commettere errori e ad eccedere è davvero una bella risposta alle grandi squadre. Mourinho a suo tempo disse che nessun altro allenatore lo aveva messo in difficoltà come Gasperini; stavolta lo può dire anche Conte.