Intanto per incominciare sarà una festa: perché il Brasile è uno dei paesi più belli del mondo e poi perché il calcio da loro è sempre festa. Oddio, sempre…. Non proprio.
Io non ero ancora nato ma ho letto molto di quella finale al Maracana persa nel 1950 dall’Uruguay. E dei brasiliani che a decine si suicidarono per la delusione e il disonore. Forse quasi sessantacinque anni di storia e di sport ci hanno insegnato a prendere le cose con un po’ più di filosofia anche se a giudicare dall’astio e dall’eccessivo agonismo con cui tutti, non solo i tifosi ma anche i giocatori e i giornalisti prendono l’argomento, non ci sembra proprio.
Per noi il calcio era e rimane un gioco: sul quale discutere, approfondire, accapigliarci forti di numeri, statistiche, convinti (ognuno di noi) di avere la ricetta magica per il futuro. È per questo che per noi il Mondiale 2014 è già cominciato. Lo seguiremo con molto anticipo parlandovi di ognuna delle squadre, presentandovele sia statisticamente che tecnicamente, dandovi il loro momento e raccontandovi il loro percorso. Per noi sarà un Mondiale fantastico perché sarà in prima linea: ora abbiamo tanti mezzi per poterne parlare, per coinvolgervi ed essere coinvolti da voi. Perché è vero, è solo un gioco: ma per noi è doppio.
Giochiamo sul gioco. Responsabilmente, intelligentemente, con un ragionamento che parte da statistiche, dati e storia, e dunque con il cervello e mai con la pancia. Questo è un periodo in cui il gioco viene demonizzato e non viene più vissuto per quello che ci insegnano fin da bambini: un patrimonio della nostra esistenza per tutta la vita, puro e semplice divertimento (se così sei in grado di interpretarlo).
Mondiale aspettaci: stiamo arrivando. Al momento la favorita è il Brasile (4.50) davanti a Germania (6.50) e Spagna (7.50) ma del Maracanazo, il disastro del Maracana (16 luglio del 1950), e di come certi pronostici scontati finiscono in tragedia, vi parlo la prossima volta.
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