Miglior risultato non poteva arrivare per la Juventus dalla trasferta di Lione: perché l’Olympique, per quanto non sia più la squadra che dominava la scena francese e che si imponeva con ambizione su quella europea, far passare la sfida contro Gomis e compagni per una passeggiata era stupido e pericoloso. Almeno quanto è stato definito abbordabile l’abbinamento tra il Napoli e il Porto. La Juventus ha creato le sue occasioni, ha subito qualcosa, è stata costretta a difendersi e senza il solito gol provvidenziale di Tevez che sta mascherando un certo mal d’attacco (sotto l’aspetto delle alternative) che nella prossima stagione i dirigenti bianconeri non potranno sottovalutare, ha dovuto soffrire più del previsto. La Juventus ha giocato la solita partita di chi riesce in qualche modo a reagire, a restare in piedi e a piazzare il colpo decisivo, quello letale, al momento decisivo.
Un bene per la Juventus e per il calcio italiano. Che per quanto la Juve sia e resti la squadra più tifata, ma anche odiata dai tifosi italiani,sarà un bene che tutti gli augurino tanta e lunga salute perché se continua così tra breve l’Italia scivolerà ancora nelle graduatorie europee e con PSG, Porto e Benfica rischiamo di finire al quinto posto dietro al Portogallo e in breve forse anche al sesto, scavalcati dalla Francia. In Europa non vediamo e non vedremo la stessa Juventus che ammiriamo in Italia: ma qui, come recita l’omonimo e famoso film interpretato da Nick Nolte, “Basta Vincere”. Serve davvero solo quello.