Dobbiamo essere brutalmente onesti e concreti. Dal calcio italiano in questo momento non possiamo aspettarci miracoli e se questi possono arrivare, dovranno passare dall’Europa League nei confronti della quale siamo stati sempre schizzinosi e un po’ snob.
Beh… Dovremo farcela andare bene l’Europa League: perché in questo momento è l’unica chance che il nostro paese ha per difendere quote europee che stanno crollando a vantaggio di Francia e Portogallo. Visto che la Germania ci ha già superato da un pezzo.
Però noi (o meglio, i signori dei palazzi organizzativi) eravamo quelli che dicevano, otto anni fa, “impossibile che la Germania ci superi”.
Pronti. Ci ha surclassato e staccato. Siamo stati distanziati per manifesta inferiorità. La stessa che ha dimostrato il Milan contro un Atletico Madrid nemmeno straordinario. A Milano ha fatto poco e in casa, trascinato da un pubblico incredibile, si è trovato in vantaggio per gentile concessione della difesa rossonera che in queste condizioni non è presentabile a livello europeo. Se mancano i grandi giocatori mancheranno i grandi trofei. E in questo momento il Milan di grande ha solo Kaka che non è certo quello che andò al Real Madrid. Il resto è ordinaria amministrazione.
Dunque, facciamocela andare bene questa Europa League: cominciamo a guardarla con piacere e attenzione.
Le vacche sono magre. E noi continuiamo a parlare di grandi acquisti e di Olimpiadi (sic!), invece che di settori giovanili e di avviamento allo sport di base.
In Cina parlano di dita puntate alla luna: gli stupidi guardano il dito. Da noi lo fissiamo talmente tanto che la luna nemmeno si vede più.