Con l’anno nuovo inizia immediatamente la stagione del grande tennis: anzi… potremmo dire che è già cominciata con il torneo di Doha vinto da Rafa Nadal e con i numerosi trofei in questi giorni in palio in vista dell’Australian Open.
Il primo Slam dell’anno ha avuto una gustosa anteprima con il charity match tra Federer e Tsonga che mercoledì scorso ha visto la Rod Laver Arena gremita all’inverosimile e Rod Laver in persona pronto a palleggiare con Federer, per sostenere la causa della Roger Federer Foundation. Il campione svizzero ormai da dieci anni raccoglie fondi destinati a sostenere la scolarizzazione nei paesi africani più poveri e a oggi ha già aiutato oltre 80mila bambini a imparare a leggere e a scrivere avviando un processo didattico difficilissimo in zone gravemente disagiate. Federer, attualmente al numero sei del mondo, si è presentato in condizioni discrete ma non sembra certo il favorito. Soprattutto per una questione atletica e di resistenza.
Il torneo di Melbourne, infatti, è anche il primo dei Big Four e coglie molti dei tennisti favoriti non del tutto o non ancora completamente preparati a una sfida molto fisica e che punta molto sulla resistenza.
“I favoriti secondo me sono Djokovic e la Azarenka – dice Mats Wilander, fuoriclasse e oggi opinionista e cronista per Eurosport – ma questo è un torneo che spesso sfugge le previsioni e i pronostici proprio perché le condizioni fisiche di molti fuoriclasse sono ancora approssimative e le condizioni sono estreme”.
Caldo spesso torrido, terreno estremamente veloce e ritmi di gioco estenuanti (cinque set per gli uomini) e con poco recupero tra una gara e l’altra. Nell’acquario di Lottomatica, dove i quotisti leggono tra numeri, statistiche e algoritmi le loro strategie, Djokovic e Nadal sono davvero a un passo minimo l’uno dall’altro. Mentre Serena Williams viene data nettamente favorita rispetto alla Azarenka. Una scommessa da esperti, e soprattutto da persone che dovranno seguire il torneo giorno per giorno perché probabilmente il vero affare sarà giocare sul live in base alla condizione del momento dei vari protagonisti o prima delle gare più significative. Il palinsesto è aperto: fate il vostro gioco… per studiare ogni singolo gioco e ogni singola partita vi aspettiamo su BetterSportNews. Senza giocare a fare i Nostradamus. Perché l’Australian Open è costato più di una brutta figura anche a superesperti come Mats Wilander.
Il Quotista Mascherato