Il Regno Unito chiuderà i propri confini ai lavoratori non qualificati e a coloro che non sanno l’inglese. Queste alcune misure, annunciate dalla ministra dell’Interno Priti Patel, contenute nel piano post Brexit di revisione delle leggi sull’immigrazione predisposto dal governo di Londra con un sistema a punti in stile australiano. Il visto di lavoro, che dovrebbe essere introdotto dal 2021, verrà concesso a chi abbia un minimo di punti che saranno assegnati a chi avrà in mano già un contratto di lavoro da almeno 25mila sterline l’anno, titoli di studio specifici, qualificazione per settori con carenza occupazionale nel Regno Unito e conoscenza dell’inglese. Alle frontiere non verranno inoltre più accettate le carte d’identità di paesi come Francia e Italia.
Brexit: stop ai lavoratori che non parlano inglese
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