C’è un nuovo capitolo nella lunga e
difficile storia dei
presunti abusi subiti da
Britney Spears per mano di suo padre (e tutore legale) da ormai 13 anni. Per la prima volta a rompere il silenzio è stato l’
ex marito della pop star e padre dei suoi 2 figli,
Kevin Federline.
Il 43enne ha parlato attraverso il suo avvocato Mark Vincent Kaplan dopo che Britney Spears in tribunale aveva fatto un appello affinché le fosse restituita la libertà, puntando il dito su suo padre Jamie, accusato di pesanti abusi.
Britney Spears con il marito Kevin Federline
Il legale di Federline ha spiegato che Kevin è a favore della fine della tutela, ovviamente se questo non rappresenta un pericolo per i suoi ragazzi: Sean Preston, 15 anni, e Jayden, 14.
“Kevin supporta qualsiasi sia la cosa migliore per Britney. Non importa che la tutela abbia avuto degli effetti positivi se poi ha anche degli effetti deleteri sulla sua salute mentale. Quindi lui vuole solamente la migliore soluzione per lei e per i suoi figli quando la vanno a trovare. Kevin pensa che per i suoi figli sia importante che la madre sia felice e in salute. Se la cosa migliore è la fine della tutela, è fantastico”, ha affermato l’avvocato.
Britney Spears vuole essere libera
Il legale ha aggiunto: “Kevin vuole che Britney sia una persona felice perché questo la renderebbe una madre felice. Sappiamo tutti, da quello che è emerso, che lei è sotto grande pressione. E a volte le persone sotto pressione non prendono le stesse decisioni che prenderebbero se fossero completamente libere. Se lei fosse in grado di gestirsi al meglio autonomamente e potesse farlo anche con i suoi figli quando sono con lei, per Kevin non ci sono problemi che la tutela venga meno. Kevin vuole che quando i suoi figli sono con la madre, che adorano, tutto sia stabile e in sicurezza”.
Infine il legale ha concluso: “Ricordiamo che quando la tutela di Britney è iniziata, i bambini erano piccolissimi. Ora parliamo di due sani, intelligenti ragazzi di 14 e 15 anni in grado di capire da soli se c’è qualcosa che non gli piace. Inoltre sono in grado di esprimersi con Kevin e con Britney. Quindi questa è un’ulteriore protezione che non esisteva quando è stata imposta la tutela”.