I familiari di Ilaria Alpi sono pronti, tramite i loro legali, a opporsi alla richiesta di archiviazione arrivata dalla procura di Roma sull’inchiesta legata alla morte della giornalista del Tg3 e dell’operatore Miran Hrovatin.
Lo ha annunciato l’avvocato Domenico D’Amati, legale della madre di Ilaria Alpi, Luciana. Secondo il penalista “non è vero che non ci sono i moventi e le prove dei depistaggi, ce ne sono in abbondanza, non si vogliono leggere”.
Secondo i magistrati di piazzale Clodio, non è stato possibile risalire al movente e agli autori dell’omicidio della giornalista del Tg3 e del suo operatore, avvenuti nel marzo 1994 a Mogadiscio, in Somalia, e non ci sono prove che dimostrino i presunti depistaggi sulle indagini. La decisione finale, sul fascicolo coordinato dalla pm Elisabetta Ceniccola, spetterà a un giudice che dovrà esaminare la richiesta di opposizione nel corso di un’udienza.
Chiede, intanto, un risarcimento di dodici milioni di euro Hashi Omar Hassan, il cittadino somalo che ha scontato quasi 17 anni di carcere perché accusato dell’omicidio di Ilaria Alpi prima di essere scagionato da tutte le accuse, nell’ottobre scorso. L’istanza è stata presentata presso la Corte di Appello di Perugia dai legali dell’uomo che è stato assolto nel processo di revisione sul caso Alpi.