Il ministro degli Esteri Angelino Alfano, in audizione alla Camera sul caso Regeni e sui rapporti tra Italia e Egitto, ha sottolineato che “l’omicidio di Giulio Regeni è stata una grave ferita per le nostre coscienze”, per il quale “vanno trovati responsabili”. E’ però “oggettivamente impossibile, per due Paesi dirimpettai nel Mediterraneo (come Egitto e Italia), non avere un rapporto politico-diplomatico di alto livello”, ha detto il ministro all’inizio della sua audizione.
“Dopo un primo insuccesso nel dialogo tra i magistrati italiani ed egiziani”, l’Italia ha chiesto “un cambio di passo e un loro impegno più fattivo”. Successivamente, con incontri in settembre, dicembre 2016 e poi maggio e agosto 2017, “i magistrati egiziani hanno soddisfatto, pur se in maniera parziale, le richieste di rogatorie”. Adesso è previsto un nuovo incontro per questo settembre, ha detto Alfano.
Il ministro ha sottolineato che trovare i responsabili dell’omicidio di Giulio Regeni è “impegno prioritario del nostro Governo”, che vuole “giungere alla verità vera, e non di comodo, che identifichi i responsabili”.