La Catalogna si prepara ad aprire il percorso che la porterà all’indipendenza. Alle 18 Carles Puigdemont, il presidente della Generalitat, si presenterà di fronte al Parlamento di Barcellona. Potrebbe proclamare il divorzio immediato da Madrid, lasciare che sia il parlamento a decretarlo, o sospendere gli effetti della dichiarazione di indipendenza per avviare una trattativa.
Dalla capitale spagnola arrivano però prese di posizione durissime. Il primo ministro Mariano Rajoy assicura che il governo “farà tutto quello che serve” per impedire l’indipendenza della Catalogna.
L’APPELLO DELLA SINDACA DI BARCELLONA. La prima cittadina di Barcellona, Ada Colau, ha chiesto a Rajoy e Puigdemont, di “non prendere alcuna decisione che potrebbe minare la possibilità di uno spazio per il dialogo” e agire “con la mente fredda e responsabile”. Colau ha ribadito la richiesta a Puigdemont di non pronunciare la dichiarazione di indipendenza e a Rajoy di non applicare l’articolo 155 per la sospensione dell’autonomia catalana. “Bisogna lasciare la trincea e il linguaggio bellicoso. Rimane un po’ di tempo, è il momento della mediazione. Non è il momento per uno scontro frontale ma per dialogare e di immaginare nuovi cammini”.
CORTEO DEGLI INDIPENDENTISTI. I Mossos d’Esquadra hanno chiuso per tutta la giornata, “per motivi di sicurezza”, il Parque de la Ciudadela, a Barcellona, dove si trova la sede del Parlamento. Dall’alba, i Mossos hanno posizionato alcuni furgoni davanti all’ingresso del Parque e davanti alla sede del Parlamento. Fonti della polizia catalana, hanno spiegato che la decisione di bloccare l’accesso al pubblico è legata alla volontà di garantire la sicurezza della zona, e hanno ricordato che durante la grande manifestazione di domenica, a favore dell’unità spagnola, un gruppo di persone ha distrutto una porta di accesso alla Cittadella per dirigersi verso il Parlamento, lanciando uova e oggetti vari.
D’altro canto, l’Assemblea nazionale catalana (Anc) ha fatto sapere nella notte che è stata annullata la manifestazione indetta per oggi in appoggio alla dichiarazione di indipendenza di fronte alla sede del Parlamento catalano: la marcia è stata spostata al Paseo de Lluis Companys, di fronte al Parque de la Ciudadela, dove si trova l’edificio che ospita la Corte Suprema di Giustizia che da ieri è presidiata dalla polizia nazionale. Le piattaforme sovraniste, come la Anc e Òmnium Cultural, hanno indetto la manifestazione per il pomeriggio, in occasione della plenaria del Parlamento dove Puigdemont potrebbe dichiarare l’indipendenza della Catalogna.
L’accesso al parque e al Parlamento è consentito solo ai deputati e al personale della Camera, ai giornalisti accreditati che però devono superare alcuni controlli di sicurezza. Su richiesta dei Mossos, la Guardia urbana di Barcellona ha limitato il traffico di quattro strade adiacenti alla Cittadella (Marques de l’Argentera, Circumvallació, Passeig Picasso e Passeig Pujades) in cui è consentito l’accesso a determinati veicoli come i taxi.