Il destino sembra davvero segnato per il Catania che si trova in una situazione di classifica disperata con un ultimo posto in classifica dal quale non solo non riesce a risollevarsi ma ha persino difficoltà a dimostrare anche un minimo di reazione considerando che nelle ultime nove giornate di campionato la formazione etnea ha raccolto solo un punto trovandosi a otto lunghezze dalla zona salvezza rappresentata dai 28 punti del Bologna.
L’aritmetica, forse giusto quella, non condanna ancora il Catania che tuttavia in questa partita contro la Sampdoria vede passarsi davanti l’ennesima ultima spiaggia in un campionato nel quale sicuramente la squadra rossoazzurra ha avuto le proprie colpe e manchevolezze ma che ha visto la dea bendata con la fascia intorno agli occhi più stretta del solito.
Se ripensiamo alla gara d’andata possiamo ricordare che la Sampdoria a Marassi vinse proprio contro il Catania dopo cinque sfide senza successi in Serie A (tre pareggi, due vittorie degli etnei).
E i siciliani hanno vinto cinque degli ultimi sei match di campionato contro i blucerchiati al Massimino: in mezzo il successo dei liguri del 23 agosto 2009. Il Catania (nella foto il tecnico Maurizio Pellegrino) ha anche segnato in tutte le ultime 11 sfide interne con la Samp in Serie A. La statistica qualche buon segnale lo da: il buon senso fa pensare ad altro considerando un punto in nove partite e sei sconfitte consecutive oltre al fatto che il Catania ha il peggior attacco della Serie A (24 gol).
La Sampdoria, priva di Eder, dovrà fare attenzione proprio ai cartellini rossi: con nove espulsioni la Samp è la squadra più sanzionata dell’intera Serie A.
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