Marta Cartabia, che compirà 55 anni tra una decina di giorni, è una docente e costituzionalista italiana, giudice costituzionale dal 2011, vicepresidente della Consulta.
Si è laureata in Giurisprudenza all’Università di Milano nel 1987, discutendo la tesi ‘Esiste un diritto costituzionale europeo?’ con il relatore Valerio Onida, futuro presidente della Corte costituzionale.
Nel 1993 ha conseguito un dottorato di ricerca in legge presso l’Istituto universitario europeo di Fiesole, specializzandosi poi all’ateneo francese di Aix-Marseille sulla giustizia costituzionale comparata. E’ stata ricercatrice alla prestigiosa Università del Michigan.
Membro dell’associazione italiana dei costituzionalisti, è stata nominata alla Consulta nel settembre 2011 dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: è la terza donna ad arrivare all’alta corte e tra i magistrati più giovani ad essere nominati a questo ruolo.
Il suo nome è stato al centro di polemiche per un commento ad una sentenza della Consulta, la n. 138 del 2010, che “ha chiaramente affermato che la Costituzione italiana protegge la famiglia, differenziandola da altre forme di convivenza, e non permette il matrimonio omosessuale”.