L’iscrizione nel registro degli indagati del sindaco di Torino, Chiara Appendino, è avvenuta a seguito di specifico esposto presentato dal Codacons in Procura. Lo fa sapere l’associazione dei consumatori, commentando le notizie riportate oggi da alcuni quotidiani torinesi. “Subito dopo i fatti di Piazza San Carlo e le tante falle sul versante sicurezza emerse in merito all’incidente del 3 giugno, abbiamo presentato un esposto alla Procura di Torino, integrato a seguito del decesso di Erika Pioletti – spiega il Codacons – Nella denuncia chiedevamo alla magistratura torinese di accertare le eventuali responsabilità di sindaco, comune, prefettura, questura e altri soggetti pubblici o privati, alla luce del possibile concorso in omicidio con dolo eventuale”.
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“La mancanza di adeguate misure a tutela dell’incolumità e della salute dei cittadini che lo scorso 3 giugno si erano riuniti in Piazza San Carlo in occasione della finale di Champions League, ha di fatto contribuito a determinare la tragedia”, si legge in sottolinea il Codacons, precisando che “in base al nostro ordinamento il dolo eventuale si verifica quando un soggetto pone in essere un comportamento accettandone i rischi e le conseguenze che, seppur non volute, appaiono possibili”. “Nel caso specifico – proseguiva l’associazione nell’esposto – le tante carenze sul fronte della sicurezza in Piazza San Carlo, dalle vie di fuga alla vendita di alcolici passando per l’ingresso di bottiglie di vetro, hanno di fatto reso probabile il verificarsi di incidenti anche gravi”.