La Camera ha dato il via libera al ddl sulla concorrenza con 218 sì, 124 no e 36 astenuti. Il testo torna ora in Senato.
“Un testo buono che è stato migliorato in alcuni punti a favore dei cittadini. Le modifiche che abbiamo operato sono molto limitate per consentire un rapido passaggio al Senato. La volontà di una rapida approvazione c’è, come ha espresso il Governo. Se ognuno farà la propria parte al Senato il provvedimento sarà approvato celermente”. Lo ha detto il capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera, Gianluca Benamati.
“Alternativa popolare vota sì al provvedimento anche se manteniamo una distanza critica. Votiamo sì perché riteniamo vi siano numerosi aspetti positivi nel provvedimento ma avremmo voluto un testo più coraggioso nel merito e tempi più rapidi per la sua approvazione definitiva. Per questo, chiediamo al Governo di mantenere l’impegno assunto per un’approvazione rapida e senza modifiche, al Senato, entro la pausa estiva” lo ha sottolineato Raffaello Vignali, capogruppo di Alternativa popolare in commissione Attività produttive della Camera e responsabile economico di Ap.
“Il ddl Concorrenza è una legge timida, manchevole, controproducente proprio negli obiettivi che dichiara e che invece impedisce al Paese di raggiungere. Una vera odissea iniziata il 20 febbraio del 2015 e determinata soprattutto dalle divisioni della maggioranza che riporta la legge al Senato. Ai Calenda si risponde con le calende, greche”. Lo afferma Pippo Civati in Aula a Montecitorio dichiarando il voto contrario del gruppo di Sinistra Italiana-Possibile.