“Avere sindaci del M5S vuol dire avere sindaci che avranno dalla loro parte il governo nazionale e potranno parlare con i ministri per risolvere i problemi”. A dirlo il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio in un video su Facebook. Parole che hanno scatenato le reazioni dell’opposizione, dal Pd a Fratelli d’Italia, a poche ore dal primo turno delle amministrative in 761 Comuni. Dopo qualche ora, arrivano anche le parole di Matteo Salvini: “Buon voto a chi domenica può scelgiere il suo sindaco. Scegliete quello giusto, meglio se della Lega”, ha detto il ministro dell’Interno in una diretta Facebook.
“Caro Di Maio, siete il Governo della Repubblica, non il governo degli amici. Hai il dovere di servire tutti i Comuni, rispettando le scelte dei cittadini. Si chiama democrazia e senso dello Stato #schienadritta”, ha commentato sempre su Facebook il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina.
Dopo le prime critiche, Di Maio prova a spiegarsi meglio: “Sono accusato in queste ore di voler lasciare soli i sindaci. Sappiano tutti i primi cittadini Italiani che sarò dalla loro parte sempre, al di là del colore politico, soprattutto nella soluzione delle crisi aziendali che vertono sul proprio territorio – scrive su Facebook – Qualcuno dirà che non dovrei neanche dirlo, ma che è un dovere farlo. Sono d’accordo, ma diciamo pure che negli ultimi anni questo dovere non è stato per nulla scontato. Per questo sento il dovere di affermarlo”, aggiunge.
“Parlate con i sindaci italiani e chiedete loro quanti soldi sono stati tagliati alle loro amministrazioni negli ultimi 7 anni. Chiedete loro se hanno potuto contare sul governo centrale o se si sentono garantiti dal nuovo codice degli appalti che scarica su di loro oneri e responsabilità a tal punto da immobilizzare l’intera macchina amministrativa – continua il ministro del Lavoro – Quante volte ho sentito il grido disperato dei primi cittadini che mi dicevano ‘Noi siamo la prima istanza dello Stato, è da noi che i cittadini vengono a chiedere lavoro, aiuto per pagare le tasse, o di accedere ai servizi sociali e sanitari. Non lasciateci soli!’ In questi cinque anni io ho incontrato, ascoltato e lavorato insieme ai sindaci di tutte le forze politiche. Ne ho incontrati tanti durante la campagna elettorale così come in questi ultimi 3 mesi”, conclude.
Va all’attacco anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: “I sindaci gli elettori e le persone libere di 5 stelle dovrebbero ribellarsi alla gravità delle parole di Di Maio. I cittadini sono tutti uguali”. Non è d’accordo con Di Maio neanche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “Domenica si vota in oltre 700 Comuni italiani. Il neo vicepremier Di Maio dice che ai cittadini conviene votare sindaci del M5S perché così avranno un governo amico. Scusa Luigi Di Maio e invece i Comuni che dovessero scegliere un sindaco di un altro colore non potranno parlare con i ministri grillini? I milioni di cittadini che voteranno sindaci di centrodestra o di Fratelli d’Italia non saranno ascoltati dal Governo Conte? Matteo Salvini, nostro alleato nella maggior parte dei Comuni che vanno al voto contro candidati cinquestelle, spieghi a Luigi di Maio che i cittadini non si ricattano”.