Neymar, Bacca, Pizarro e Rondon. Il gruppo C della Copa America 2015 può tranquillamente essere definito il girone dei bomber. Se il verdeoro del Barcellona è deciso a ritoccare uno score che, in nazionale, ha del sensazionale; i cafeteros in avanti hanno solo l’imbarazzo della scelta con Falcao, Jackson Martinez e Bacca, appunto, a contendersi il ruolo di protagonista. Passando alla blanquirroja e ai vinotinto l’obiettivo minimo è quello di centrare il terzo posto ed incrociare le dita. Per la vittoria del girone noi scegliamo il Brasile. Ecco l’analisi sui quattro team in corsa nel girone C.
GIRONE C
Brasile
Commissario tecnico: Carlos Dunga.
Miglior piazzamento in Copa: primo posto (1919, 1922, 1949, 1989, 1997, 1999, 2004, 2007)
La stella: Neymar. L’asso del Barcellona è a caccia di record. Il suo score in nazionale da brivido: in sessantadue partite sono ben quarantatré le reti segnate. Un bottino che ha permesso all’attaccante blaugrana di conquistare il quinto posto nella classifica dei top scorer veredoro di tutti i tempi. Zico, quarto a quota cinquantadue, è avvisato. Pelé, primo a settantasette, tutt’altro che un miraggio.
Lo scoppola incassata nel Mondiale casalingo con la Germania e l’eliminazione di quattro anni fa, ai quarti per mano del Paraguay, gridano ancora vendetta. Due indizi che la dicono lunga sulle motivazioni dei verdeoro: Dunga vorrà arrivare in fondo. Il ritorno in panchina dell’ex viola è coinciso con una serie di amichevoli vinte, alcune contro team di blasone come Argentina e Francia. Se in avanti le sorti dell’attacco dipendono molto dal rendimento di Neymar il pacchetto difensivo è di primissimo livello con elementi del calibro di Thiago Silva, David Luiz, Miranda, Danilo e Filipe Luis. Due gli “italiani” in lista: Neto della Fiorentina e Felipe Anderson della Lazio.
Colombia
Commissario tecnico: José Pekerman.
Miglior piazzamento in Copa: primo posto (2001).
La stella: James Rodriguez. Il capocannoniere dei Mondiali è in cerca di conferme. Nella sua prima stagione con la maglia delle merengues il numero dieci ha collezionato ventinove presenze e tredici gol. In Copa potrebbe arrivare la definitiva consacrazione.
I cafeteros vogliono scrollarsi di dosso l’etichetta di eterna incompiuta. Il feeling con la Copa non è dei migliori (un primo posto, in casa, nel 2001, e una finale persa nel 1975) ma la rosa a disposizione di Pekerman può ambire a un piazzamento di prestigio. L’ex selezionatore dell’Argentina, in avanti, ha l’imbarazzo della scelta: Cuadrado, James Rodriguez, Bacca, Jackson Martinez e Falcao compongono infatti un pacchetto offensivo di rara qualità. Quattro gli “italiani” presenti in Cile: Zuniga del Napoli, Zapata del Milan, Ibarbo della Roma e Muriel della Samp.
Perù
Commissario tecnico: Ricardo Gareca.
Miglior piazzamento in Copa: primo posto (1939 e 1975).
La stella: Claudio Pizarro. L’esperto attaccante del Bayern Monaco è chiamato a guidare un attacco molto interessante, al suo fianco Farfan, Guerrero, Carrillo e Reyna.
I trionfi del 1939 e del 1975 sono un ricordo ormai lontano. La blanquirroja ha come obiettivo minimo il gradino più basso del podio nella speranza di staccare un ticket per i quarti risultando tra le migliori due terze classificate. Al suo esordio sulla panchina di una nazionale l’argentino Gareca avrà a disposizione una rosa composta da molti elementi provenienti dal campionato peruviano oltre ai “soliti noti” Vargas, Lobaton, Pizarro, Farfan e Guerrero. L’ultima edizione, in Argentina, portò a un brillante terzo posto. La voglia di ripetersi è tanta.
Venezuela
Commissario tecnico: Noel Sanvincente.
Miglior piazzamento in Copa: quarto posto (2011).
La stella: Salomon Rondon. Il bomber dello Zenit è il classico attaccante in grado di lasciare il segno in ogni competizione. In Russia, in quattro stagioni tra Rubin Kazan e il team di San Pietroburgo, ha collezionato centrotredici presenze e cinquantatré gol, in nazionale sono trentotto i gettoni, conditi da dodici centri.
Il quarto posto dell’ultima edizione ha confermato come la nazionale vinotinto sia in grande crescita. La truppa di Sanvicente vuole stabilirsi ai piani alti del calcio sudamericano, il ruolo di “sorpresa” va ormai stretto a Rondon e soci. Il cannoniere dello Zenit non è l’unico nome di spicco: a centrocampo occhio al talentino Murillo del Benfica, in difesa largo ai vari Vizcarrondo, Cichero, Rosales e Amorebieta. Senza dimenticare Rincon del Genoa e Josef Martinez del Torino.
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