Aveva ricevuto i complimenti per l’incontro con il leader nordcoreano Kim Jong-Un al confine tra le Coree, tanto che qualcuno si era augurato che ricevesse il premio Nobel. Ma il presidente sudcoreano, Moon Jae-in, non la pensa allo stesso modo. Secondo lui il presidente Usa Donald Trump di meriterebbe il premio per la svolta legata alla Corea del Nord.
La dichiarazione di Jae-Jin è giunta in risposta alla vedova di Kim Dae-jung, l’ex presidente sudcoreano che ha vinto il premio Nobel per la Pace nel 2000 per il suo ruolo nel primo summit intercoreano, quello del 2000 appunto: la donna ha inviato lunedì un messaggio di congratulazioni a Moon per lo storico incontro di venerdì, esprimendo la speranza che anche lui possa vincere il premio, che sarà annunciato a ottobre. Da qui la risposta di Moon: “Il presidente Trump può ricevere il premio. Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la pace”, ha dichiarato Moon. Quello di venerdì era stato il terzo summit intercoreano dopo quelli del 2000 e del 2007 fra il padre e predecessore di Kim Jong-Un, Kim Jong Il, e gli ultimi presidenti sudcoreani, rispettivamente Kim Dae-Jung e Roh Moo-Hyun.
La guerra di parole fra Trump e Kim l’anno scorso aveva sollevato timori globali di un nuovo conflitto sulla penisola coreana, che ha già vissuto la guerra di Corea del 1950-1953. Trump aveva minacciato “fuoco e furia” contro la Corea del Nord e aveva lanciato anche insulti personali contro Kim, chiamandolo “rocket man”, mentre Kim aveva replicato chiamandolo “rimbambito”. Ma l’ultima spinta conciliatoria, promossa da Moon, ha sollevato speranze per una distensione inimmaginabile fino a pochi mesi fa. Ma ora Trump incontrerà sicuramente Kim Jong-Un, entro i primi giorni di giugno.