Il premier, Giuseppe Conte, è intervenuto alla Camera per l’informativa urgente in relazione all’emergenza coronavirus. Il presidente del Consiglio ha esordito ricordando quanti si stanno spendendo ogni giorno per salvare vite umane. “Voglio rivolgere un ringraziamento per il lavoro straordinario di medici e infermieri per salvare le vite degli altri. Lo dico a nome del governo, non ci dimenticheremo di voi, di queste giornate così stressanti”, ha detto Conte, annunciando che, nelle prossime, ore circa 500 infermieri saranno trasferiti nelle zone più colpite, “con particolare riguardo ai Comuni di Brescia, Bergamo e Cremona. Ma ce ne sono molti altri”.
Un lungo applauso alla Camera, bipartisan, quando Conte ha espresso “la nostra commossa vicinanza” per i familiari delle vittime del coronavirus. “Non avremmo mai pensato, in questo nostro Paese, di vedere immagini in cui sfilano gli autocarri con le bare dei nostri concittadini”, ha sottolineato il premier.
Poi il presidente del Consiglio è entrato nei dettagli delle prossime misure del governo. “Interverremo con stanziamenti aggiuntivi di non minore importo rispetto ai 25 miliardi già stanziati con il primo decreto”, il ‘Cura Italia’. “Ci rendiamo conto che il primo provvedimento” economico del ‘Cura Italia’, “non è sufficiente”, ma “in queste ore stiamo lavorando ad aumentare il sostegno alla liquidità” per il mese di aprile.
“Il governo sta valutando tutte le iniziative per assicurare alle imprese e alle famiglie tutta la la liquidità necessaria per superare questo periodo di ristrettezze. Dobbiamo lavorare già oggi per il rilancio di domani, per semplificare la nostra Pa, la burocrazia. Per dare impulso agli investimenti pubblici e privati quando la nostra economica tornerà a correre. Bisogna superare tutte le difficoltà strutturali, dunque, soprattutto in settori come l’edilizia”, ha aggiunto Conte.
“Nessuno degli strumenti progettati in passato, contro crisi di altra natura, è in grado di dare quella coraggiosa risposta alla pandemia di cui tutti i cittadini avvertono la necessità. Per questa ragione l’Italia lavora alla creazione di strumenti di debito comuni dell’Eurozona, che possano finanziare gli sforzi dei vari governi e costruire una adeguata linea di difesa”.
“Questa emergenza è talmente coinvolgente che sfida ogni ganglo della società. Siamo all’altezza di questa sfida? La storia ce lo dirà. Verra il tempo dei bilanci. Ci sarà un tempo per tutto, ma ora è il tempo dell’azione e della responsabilità, da cui nessuno può fuggire”, ha dichiarato Conte. “La responsabilità maggiore spetta al governo, ne sono consapevole, ma è anche di tutti i cittadini, anche dei membri del Parlamento, perché mai come in questa situazione di emergenza siamo chiamati a conformare ogni azione verso il bene comune. Abbiamo agito con determinazione e assoluta speditezza, approntando prima di altri Paesi le misure di sicurezza, ben prima che l’Oms dichiarasse il coronavirus emergenza”.
“I Dpcm ci hanno consentito di modulare le misure, rendendole adeguate rispetto all’obiettivo di ridurre il contagio”. Tutte le misure adottate dal Governo per l’emergenza coronavirus sono state prese “sempre in base alle raccomandazioni del comitato tecnico-scientifico”, ha spiegato Conte, aggiungendo: “Tutte le misure adottate si giustificano, come dimostrano i pareri di vari giuristi, per la straordinarietà dell’evento, sono consapevole del doveroso coinvolgimento del Parlamento, che esprime al massimo la democraticità del nostro Paese”.
“Immaginate a quale iattura potremmo essere esposti con un contagio di ritorno”, quindi l’Italia non “può accettare, nel momento in cui sta facendo uno sforzo poderoso, sacrifici enormi, che altri Paesi non raccolgano questa soglia di precauzione massima”, ha concluso Conte.
Per il quarto giorno consecutivo, intanto, si registra una discesa della curva dei contagi e dei decessi in Italia a causa del coronavirus, anche se il numero dei morti rimane alto. Stando all’ultimo bollettino diffuso dalla Protezione Civile, sono 3.491 i contagiati nelle ultime 24 ore; ieri erano 3.612. I deceduti sono 683, che portano il totale a 7.503. I guariti sono 1.036, per un totale di 9.362. Dall’inizio della pandemia, il totale dei contagiati tra attuali positivi, morti e guariti è di 74.386.