La curva epidemica del coronavirus “continua a decrescere, è un segnale che prosegue”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel corso della presentazione del rapporto epidemiologico sul coronavirus. Non sono stati resi pubblici gli indici R0 delle singole regioni ma Brusaferro ha detto che in Italia il dato è tra lo 0,5 e lo 0,7. “E’ un dato positivo. Stiamo andando verso un numero più basso di nuovi casi in tutte le regioni”, ha aggiunto. Ma ancora certo non è possibile cantare vittoria, la Fase 2 è molto delicata e occorre non abbassare mai la guardia.
“Siamo a quattro giorni” dall’avvio della fase 2, “non abbiamo ancora dati che ci consentano di valutarne l’impatto. Lo vedremo la prossima settimana”. Ha avvertito Brusaferro. “Le immagini dei Navigli affollati? La fase 2 è molto delicata, abbiamo aperto alcune attività, la mobilità. E’ importante che il Paese riparta perché ha ottenuto risultati importanti, ma il virus non ha cambiato la sua identità, ha sempre le caratteristiche che aveva nella fase 1. Se creiamo nuova aggregazione o violiamo alcune regole, questo può facilitare la nuova circolazione”.
Grande cautela l’ISS l’ha risercata sulla questione Calcio. “Il Comitato tecnico-scientifico sta valutando i protocolli che la Figc sta analizzando, quando ci sarà completezza su tutti i dati disponibili il comitato potrà prendere una una posizione. E’ difficile immaginare di riempire gli stadi”. Ha tenuto a precisare Brusaferronin merito alla possibile ripartenza del campionato. “E’ stato consentito l’allenamento individuale, ora – ha aggiunto – valutando l’andamento epidemiologico e guardando i vari protocolli che la Figc ci sta sottoponendo si cercherà di dare una risposta appropriata”.