“Credo che Bersani darà una mano a unire il centrosinistra. A tanti amici e compagni orfani di un partito diverso, io dico: venite a votare il 30 aprile e aiutateci ad ancorare il Pd alla sua natura e missione. Che non è dividere il campo della sinistra, ma ricucire quello che Renzi ha strappato. Oggi la candidatura in grado di farlo è quella di Orlando. Anche per questo una volta di più ho apprezzato le parole di Giuliano Pisapia”. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera, Gianni Cuperlo della sinistra Dem che sostiene Andrea Orlando alla primarie del Partito democratico. Secondo Cuperlo, “è il congresso di un partito che in troppe realtà è stato trascurato e ha smarrito la sua identità. Quando al dibattito di un circolo partecipano in 15 ma a votare si presentano in 200, c’è qualcosa di malato. E non vederlo vuol dire aggravare l’infezione. Serve una svolta anche per il rispetto che dobbiamo a tante persone perbene che in tanti circoli hanno costruito un congresso vero”. “In un anno – spiega il deputato – oltre centomila iscritti se ne sono andati e molti lo hanno fatto criticando Renzi. Se guardo allo squilibrio di risorse e potere, penso che il risultato di Orlando sia un piccolo miracolo e credo che da oggi comincia un altro film dal finale tutt’altro che scontato”.
Cuperlo si dice preoccupato di “aver perso migliaia di militanti e elettori scontenti e a volte sconcertati. Io voglio provare a recuperare quelli. Vorrei rimotivarli, convincerli che la sinistra ha bisogno di un Pd diverso da quello che hanno visto finora”. Quanto alla democrazia nel Pd, “vorrei si capisse che trasparenza e costruzione di una vera classe dirigente non passano dallo streaming ma dalla cultura politica e dallo stile che segnano una comunità. In questi anni ho visto molta arroganza e teatralità, non sempre combinate al rispetto e alla cura di chi ha più bisogno”.