“I David di Donatello celebrano la varietà e la diversità”, ha dichiarato Piera Detassis, direttore artistico dell’Accademia del Cinema Italiano, salita sul palco deGli Studios di Via Tiburtina a Roma per assegnare il premio al miglior film dell’anno. Una frase che rappresentava già i candidati e che ora che sono stati resi noti i vincitori è più vera che mai. Il miglior film della 62ma edizione degli ‘Oscar italiani’ è un musical (Ammore e malavita), il premio per il miglior produttore è andato alla Mad Entertainment per un cartone animato (Gatta Cenerentola) e il miglior regista è l’italo-americano Jonas Carpignano per il drammatico A Ciambra.
L’Accademia premia film coraggiosi e originali, immagine di un cinema italiano di qualità e con una propria identità. Un cinema che ha voglia di rischiare e mostrare che l’arte italiana non ha nulla da invidiare a quella straniera. I film d’animazione non li fa solo la Disney, i musical non sono credibili solo se le canzoni sono inglesi. E a convalidare questa tesi è stato uno dei più grandi protagonisti di Hollywood, uno dei registi imprescindibili della storia del cinema: Steven Spielberg. Ha ricevuto due premi Oscar ma non è stato meno emozionato davanti al David alla carriera consegnatogli da Monica Bellucci. “È un onore senza precedenti: – ha commentato – i leggendari maestri del cinema italiano mi hanno ispirato durante tutta la mia carriera. Da De Sica a Tornatore, passando per Fellini, Pasolini, Rossellini, Leone. E naturalmente Lina Wertmüller, la prima donna mai candidata come miglior regista agli Oscar”. Un ringraziamento che va a inserirsi perfettamente in un’edizione che alle donne ha dato estremamente peso.
ECCO L’ELENCO COMPLETO DEI VINCITORI
Nell’anno di #MeToo non sono solo le attrici americane a schierarsi contro le molestie sulle donne e a favore della parità di genere: il red carpet dei David ha visto attori e attrici del panorama italiano sfilare con la spilla di “Dissenso comune”, il manifesto contro le molestie e la discriminazione delle donne sul lavoro, firmato da 124 attrici e operatrici del mondo dello spettacolo, il primo febbraio scorso. L’edizione, condotta su Rai 1 da Carlo Conti, è poi iniziata con un palco tutto “rosa”: le principali attrici candidate agli ‘Oscar italiani’ – capitanate da Paola Cortellesi – hanno dato il via alla serata con una sentita riflessione sulle violenze sulle donne. E il gentil sesso è diventao da quel momento protagonista assoluto della serata. “Ringrazio le donne perché senza donne non ci sono le storie”, sono state le parole di Donato Carrisi al momento di ritirare il premio come Miglior regista esordiente per La ragazza nella nebbia.
Sono donne le uniche cantanti a esibirsi nel corso della serata: Giorgia, Malika Ayane e Carmen Consoli e sono rosa i migliori discorsi di ringraziamento. Anselma Dell’Olio, ritirando il premio per il miglior documentario (La lucida follia di Marco Ferreri), ha urlato: “Voglio dire alle ragazze di tutte le età che la regia è femmina!”. Jasmine Trinca ha chiamato ‘sorelle’ le altre attrici candidate e ha dedidato loro il suo primo pensiero al momento di ritirare il premio come miglior attrice protagonista. Poi ha ricordato: “Quando ero piccola il maestro mi faceva interpretare il lupo anziché cappuccetto rosso e mi chiedevo perché. ‘Perché tu sei tutto’, mi disse una volta. E questa cosa non l’ho mai dimenticata. Ringrazio mia madre per il suo modello di donna non stereotipata. Un esempio che spero segua anche mia figlia”. E proprio alla sua piccola Elsa dà un consiglio, che potrebbe essere indirizzato a tutte le donne: “Sii forte, libera e coraggiosa”.