L’amministrazione Trump estende di 30 giorni, sino al primo giugno, le trattative sui dazi per l’alluminio e l’acciaio con Unione Europea, Canada e Messico. Lo ha reso noto la Casa Bianca, sottolineando che le negoziazioni resteranno focalizzate sulla sicurezza nazionale degli Usa.
“Una decisione che prolunga l’incertezza del mercato, che sta già influenzando le decisioni delle imprese”, ha commentanto la Commissione europea. “L’Ue dovrebbe essere completamente e permanentemente esentata da tali misure, che non possono essere giustificate sulla base della sicurezza nazionale”. E continua: “L’Ue ha indicato con coerenza la sua disponibilità a discutere le attuali questioni di accesso al mercato di interesse per entrambe le parti, ma ha anche chiarito che, come partner e amico di lunga data degli Stati Uniti, non negozierà sotto minaccia. Qualsiasi futuro programma di lavoro transatlantico deve essere equilibrato e reciprocamente vantaggioso”. L’esecutivo Ue precisa che Cecilia Malmström, commissaria europea per il Commercio, è stata in contatto con il segreatrio Usa al Commercio, Wilbur Ross, e con il rappresentante del commercio statunitense Robert Lighthizer nelle scorse settimane e che queste discussioni continueranno.
Domenica Emmanuel Macron, Angela Merkel e Theresa May hanno messo in guardia gli Stati Uniti contro l’imposizione di dazi all’Ue. Qualche giorno prima Trump aveva annunciato che avrbbe prolungato l’esenzione solo in cambio di concessioni sul commercio. A marzo il presidente Usa aveva promulgato l’introduzione di dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e del 10% su quelle di alluminio, accusando i suoi partner commerciali di pratiche sleali; ma per l’Ue – come pure per altri Paesi fra cui Canada, Messico e Corea del Sud – aveva concesso un’esenzione fino al 1° maggio, ora posticipata di un mese