Proseguono i disordini a Minneapolis, teatro da giorni di violente manifestazioni per la morte del 46enne afroamericano George Floyd, soffocato da un poliziotto durante un controllo in strada. Una folla inferocita ha assaltato e dato fuoco a un commissariato. Un reporter è stato arrestato con la sua troupe in diretta tv mentre riferiva delle proteste in corso. La Guardia Nazionale ha inviato 500 uomini in città. Il presidente Donald Trump, furioso per la situazione col sindaco democratico di Minneapolis, minaccia: “Se iniziano i saccheggi dobbiamo iniziare a sparare”. La protesta si estende in tante altre città, tra cui Los Angeles, Denver e New York, dove sono state arrestate 40 persone.
Disordini a Minneapolis, Trump: “Se iniziano i saccheggi dobbiamo sparare”
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