(LaPresse) – I Maneskin trionfano all’Eurovision Song Contest con ‘Zitti e buoni’, vincitrice già del Festival di Sanremo. La band romana ha ottenuto 524 voti piazzandosi prima di Francia e Svizzera. A far schizzare il gruppo in vetta alla classifica il voto del pubblico che li ha fatti salire dal quarto al primo posto. L’Eurovision tornerà così in Italia dopo 31 anni, dopo che nel 1990 aveva vinto Toto Cutugno. Prima di lui aveva vinto solo Gigliola Cinquetti nel 1964. Dopo la vittoria Damiano, frontman dei Maneskin, ha detto sul palco: “Rock’n roll never die”. I Maneskin hanno poi rieseguito il brano, questa volta senza censura.
“Siamo onorati e felici, ringraziamo tutti. Ma questo per noi è solo l’inizio, da domani incominceremo a suonare ovunque”. Sono le prime parole di Victoria, bassista dei Maneskin, in conferenza stampa dopo la vittoria dell’Eurovision Song Contest. E, nonostante i festeggiamenti e le emozioni, è il momento dei ringraziamenti: “Ai giornalisti, alla delegazione, a tutti gli altri artisti in gara. Abbiamo trovato un ambiente super amichevole, ci siamo divertiti, è stato bellissimo”, dice Damiano. Anche se, aggiunge Victoria, l’attesa è stata peggiore rispetto al Festival: “A Sanremo è tutto più veloce, qui la votazione è lunga e crea più ansia”. Ma il messaggio dei Maneskin è sempre lo stesso, che è il loro ‘trucco’ per il successo e il consiglio ai giovani artisti che vogliono intraprendere il loro stesso percorso: “Rimanere se stessi e non curarsi degli stupidi commenti della gente. Noi suoniamo musica che amiamo e questo non ha prezzo. L’importante è essere coerenti con chi si è”.
Per Damiano, l’Eurovision non segna solo la vittoria della band, ma “tutto l’evento è stata una rivalsa dopo l’ultimo anno. Siamo grati di avere avuto la possibilità di essere parte di questo grande evento che ha significato tanto per tutta l’Europa”. Poi, una precisazione a chi lo ha accusato di assumere droghe: “Non ne faccio uso, per favore non ditelo. Non faccio uso di cocaina”. Un commento Victoria lo riserva anche al modo in cui sono arrivati alla vittoria, cioè grazie al voto del pubblico da casa piuttosto che non a quello delle giurie di qualità che invece li avevano relegati fuori dal podio: “Il pubblico è la cosa più importante, il voto dei critici non rappresenta sempre il gusto del pubblico. Senza offesa per la giuria, ma ha più valore il voto del pubblico”.