“Non c’è bisogno di fischiare, da oggi lo Stato siamo noi“. Esordisce così Luigi Di Maio, intervenendo alla manifestazione M5S in piazza della Bocca della Verità a Roma. Sul palco un manifesto che raffigura la bandiera italiana e lo slogan della campagna elettorale ‘Il mio voto conta’.
Subito dopo un piccolo dietrofront nei confronti di Mattarella. “Sono stato il primo a essere critico nei confronti del Presidente della Repubblica, ma gli riconosco la ragionevolezza di aver cercato di realizzare, incontrandomi l’altro giorno, il Governo del cambiamento. Quindi lo saluto”.
Il vicepremier e ministro ha poi presentato alla folla Sergio Barmini, l’imprenditore che a causa di un fallimento – sebbene avesse 4 milioni di credito con lo Stato – ha perso la casa in seguito a un pignoramento. “Da lunedì Sergio Bramini è esperto dello Sviluppo economico e verrà a lavorare da me al ministero come consulente perché grazie alla sua esperienza eviteremo tanti altri errori”.