Il centrodestra francese ha il suo candidato nella corsa alle presidenziali del prossimo anno. E’ l’ex primo ministro François Fillon, che si è imposto nettamente sul rivale Alain Juppé al secondo turno delle primarie.
Il suo programma ultra-liberista e ortodosso, che ha definito in più occasioni “radicale”, ha convinto gli oltre 4 milioni di elettori che hanno votato alle primarie e l’ha portato a vincere con circa il 67% delle preferenze. Juppé, invece, si è fermato a meno del 33%. Un trionfo che si è profilato già al primo turno, quando con il 44,1% dei voti ha staccato tutti e lasciato a casa anche l’ex capo di Stato Nicolas Sarkozy.
IL DISCORSO DI FILLON. “Nel nostro Paese vi è un immenso bisogno di rispetto. Ho il dovere di ripristinare la fiducia dei francesi, per superare la paralisi e la demagogia”, ha detto il candidato. “Una vittoria netta che ha rotto tutti gli scenari scritti in precedenza”, ha commentato ancora. Fillon ha duramente criticato l’attuale inquilino dell’Eliseo, Francois Hollande, definendo la sua presidenza “patetica. Ora dobbiamo ristrutturare il Paese come non è stato fatto per 30 anni”. Poi ha rivolto un “pensiero speciale” all’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, suo avversario alle primarie e ha inviato a Juppe “un messaggio di amicizia, stima e rispetto” chiamandolo “statista”. “La sinistra è il fallimento e l’estrema destra è un naufragio. Hollande ha abbassato la funzione presidenziale, dovrà essere ripristinata”, ha continuato Fillon che ha ribadito: “difenderò i valori francesi”.
LE PAROLE DI JUPPE’. L’ex primo ministro Alain Juppé ha subito ammesso la sconfitta e si è congratulato con il suo rivale per la sua “schiacciante vittoria”. Juppé ha anche annunciato che sosterrà la candidatura di Fillon. “Il risultato non è all’altezza delle mie aspettative. Mi congratulo con Fillon per la sua vittoria schiacciante e annuncio che lo sosterrò già da stasera. Gli auguro buona fortuna e la vittoria del prossimo anno”, ha dichiarato l’attuale sindaco di Bordeaux. “Finisco questa campagna come l’ho iniziata, da uomo libero che non è sceso a compromessi su nessuna richiesta”, ha detto.
SINISTRA SPACCATA. Intanto la sinistra è spaccata e a rompere gli indugi ci pensa il primo ministro, Manuel Valls che non esclude una sua candidatura alle primarie della sinistra contro il presidente Francois Hollande e assicura che deciderà nei prossimi giorni. Lo ha riferito lui stesso in un’intervista a ‘Le journal du dimanche’ spiegando che vuole “rompere” l’attuale dinamica negativa che potrebbe portare alla disfatta della sinistra nelle elezioni presidenziali del 2017. “Ho sempre combattuto per il progresso, la giustizia sociale e l’autorità. Continuerò a farlo”, ha detto quando gli è stato chiesto se avrebbe sostenuto la possibile candidatura di Hollande, che annuncerà la sua decisione a dicembre. “Mantengo (con Hollande, ndr) un rapporto di stima, amicizia e fedeltà. La lealtà però non esclude la sincerità. Il contesto è cambiato. La pubblicazione del suo libro ha causato un profondo disagio nella sinistra. E come capo della maggioranza, devo tenerne conto”, ha aggiunto.