La guardia di finanza di Reggio Calabria ha sequestrato beni per 3 milioni di euro ad Alfonso Brandimarte, arrestato nel 2014 nell’ambito dell’operazione Puerto Liberado, volta al contrasto del traffico internazionale di droga. Per gli investigatori a capo dell’organizzazione c’era proprio Brandimarte, che poteva contare su squadre di operatori portuali corrotti e compiacenti. La droga partiva dai porti panamensi di Cristobal e Balboa e veniva importata presso il porto di Gioia Tauro o in altri porti nazionali ed europei, a bordo delle cargoship della MSC S.A. Nell’ambito della stessa operazione, nel 2011 i militari del gruppo operativo antidroga della guardia di finanza di Reggio Calabria arrestarono Vincenzo Trimarchi, sorpreso in flagranza di reato mentre tentava di esfiltrare più di 500 kg di cocaina dall’area portuale di Gioia Tauro per consegnarli a Brandimarte. La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ha quindi messo un provvedimento di confisca del patrimonio riconducibile a Brandimarte. In particolare, sono stati confiscati quattro immobili, tre terreni, due auto, una ditta individuale, una società comemrciale, il 50% delle quote di una società commerciale, due polizze assicurative e tre rapporti finanziari.
Reggio Calabria, traffico di droga: confiscati beni per 3 milioni
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