Eric Zemmour, l’outsider di estrema destra candidato all’Eliseo ha lanciato la sua ‘riconquista’ della Francia. Nel primo comizio pubblico tenuto dalla discesa in campo, l’opinionista ha tracciato le linee principali del suo programma: immigrazione zero e uscita del Paese dal comando militare integrato della Nato. “La posta in gioco è enorme. Se vinco le presidenziali non sarà un’ennesima alternanza” politica “ma l’inizio della riconquista del Paese più bello del mondo”, ha detto Zemmour. Un richiamo al nome del suo nuovo partito: ‘Reconquête’.
Durante il comizio, che si sarebbe dovuto tenere inizialmente al Parco della Villette, ed è stato poi spostato al centro espositivo di Villepinte, sono entranti anche alcuni attivisti di Sos Racism per contestare il politico. Tra gli attivisti e il servizio di sicurezza nonché i presenti in sala è scattata la rissa. Già in mattinata le forze dell’ordine erano in allerta per possibili disordini e scontri tra antifascisti e sostenitori di Zemmour. Nel pomeriggio circa duemila persone hanno sfilato per le strade di Parigi contro il candidato dell’estrema destra, rispondendo all’appello di oltre cinquanta tra sindacati, partiti e associazioni.
“Tanti errori commessi negli ultimi 40 anni dovrebbero essere corretti”, ha detto Zemmour parlando ai suoi sostenitori (molti senza mascherina), “in 15mila avete sfidato l’odio dei media”. “Contro di me tutto è permesso”, ha continuato l’opinionista, “i miei avversari vogliono la mia morte politica. I giornalisti vogliono la mia morte sociale e i jihadisti vogliono la mia morte”.
Nei giorni scorsi ha fatto discutere il video con cui Zemmour ha lanciato la candidatura. Nella clip compaiono immagini di un insegnante di matematica, cuochi, dirigenti d’azienda in giacca e cravatta, un macellaio, un allevatore di bestiame: tutti uomini bianchi. Le persone di colore, al contrario, vengono mostrate mentre chiedono l’elemosina, a bordo di un treno affollato, in giro per una tendopoli disseminata di rifiuti. Altre immagini mostrano le strade di Parigi piene di musulmani inginocchiati durante la preghiera.
Zemmour si è difeso dalle accuse di razzismo dicendo di essere “l’unico a non confondere la difesa dei nostri con l’odio degli altri”, e ricordando le sue origini, “sono un ebreo berbero venuto dall’altra sponda del Mediterraneo”. Dal politico è poi arrivato l’appello ai simpatizzanti del repubblicano Eric Ciotti, sconfitto alle primarie dalla gollista Valérie Pécresse. “Unitevi a noi”, ha detto Zemmour.