Nel Gruppo B di questi Mondiali, tra Spagna, Cile e Australia, spicca l’arancione dell’Olanda, squadra imprevedibile e con ottime potenzialità.
Gli Orange debutteranno nel calendario di Brasile 2014 venerdì 13 giugno proprio contro i campioni del mondo iberici, dati per favoriti in quel match. La squadra di Van Gaal è un intrigante mix di giovani e veterani, ma la perdita – dolorosissima – di Kevin Strootman ha lasciato un vuoto difficile da colmare
Nella lista dei convocati, spicca l’assenza del difensore Van Der Wiel, protagonista di una stagione sottotono in Francia col Psg. Prima avventura nella nazionale maggiore invece per Kongolo. L’Eredivisie è il campionato che ha fornito più atleti al tecnico orange, con il centrocampista del Milan Nigel De Jong unico giocatore a rappresentare la Serie A. Nell’ultima selezione Van Gaal ha fatto fuori l’infortunato Van Der Vaart, insieme ai giovani Van Aanholt e Quincy Promes. Vola in Brasile Van Persie, che proprio pochi giorni fa era stato fermato da un infortunio.
Van Gaal sa bene di poter contare su uno dei reparti offensivi migliori di tutto il Mondiale e intende sfruttarlo appieno. Nel 4-2-3-1 del tecnico di Amsterdam Robin van Persie è la punta centrale, con Robben, Sneijder e Lens a supporto: giocatori dotati di qualità e imprevedibilità, non sempre votati al sacrificio in fase di non possesso. La linea mediana, orfana di Strootman, dovrebbe essere composta dal veterano de Jong e dal giovane Clasie; qualche dubbio in più in difesa, dove dovrebbero spuntarla Martins Indi e Vlaar, con Janmaat e Blind sugli esterni: il primo assicurerà maggiore spinta a destra, mentre il terzino sinistro è più votato alla fase di copertura. Incertezza tra i pali, ma il titolare dovrebbe essere l’estremo difensore dell’Ajax Cillesen.
L’Olanda, una delle poche squadre ad aver disputato due finali consecutive nel Mondiale, peraltro perdendole entrambe, nel ’74 e nel ’78; ora, dopo l’exploit del 2010 e la sconfitta all’ultimo atto contro la Spagna, per gli Orange bissare il risultato di quattro anni fa costituirebbe un’autentica impresa, alla quale tuttavia credono in pochi tra gli addetti ai lavori.
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