Damiano Caruso ha vinto in solitaria la 20/a tappa del Giro d’Italia, la frazione da Verbania con arrivo in salita all’Alpe Motta. Il corridore della Bahrain-Victorious, protagonista con una azione da lontano insieme al compagno di squadra Pello Bilbao e al capitano della Team DSM Romain Bardet e al suo gregario Michael Storer, ha staccato il rivale francese sull’ultima salita, l’Alpe Motta, trionfando in solitaria e blindando il secondo posto nella generale. Rimane in maglia rosa Egan Bernal, giunto secondo a 24″ dal corridore italiano.
Il corridore colombiano, neanche oggi brillantissimo, è stato scortato negli ultimi chilometri da Daniel Martinez, che ha tirato il gruppo degli uomini di classifica evitando che la coppia Caruso-Bardet prendesse troppo vantaggio. Giornata complicata per Simon Yates, giunto sesto a 51″ dal vincitore e più lontano dal secondo posto. In classifica generale Bernal adesso ha un vantaggio di 1’59” su Caruso, Yates è terzo a 3’23”. Vlasov resta quarto ma lontano dal podio (+7″07), nella top ten guadagnano una posizione Bardet e Martinez a scapito di Hugh Carthy, sceso in settima piazza. Domani (domenica ndr) è in programma l’ultima tappa del Giro d’Italia, la cronometro di 30,3 km da Senago a Milano.
Caruso: Sono l’uomo più felice del mondo, oggi giornata da campione
“Ho pensato a mille cose in quegli ultimi duecento metri. A tutte le fatiche di tre settimane, al lavoro dei miei compagni, del team e anche il mio. Oggi ho realizzato un altro sogno, penso di essere l’uomo più felice al mondo in questo momento”. Lo ha detto Damiano Caruso, vincitore della 20/a tappa del Giro d’Italia. “Oggi abbiamo corso in maniera esemplare, per tutta la gara ho pensato a cosa avremmo potuto fare con tutta la squadra al completo – ha proseguito il corridore della Bahrain-Victorious ai microfoni Rai Sport – E’ stata una giornata in cui tutto è andato bene. Pello Bilbao è stato incredibile, il 70% della mia vittoria è merito suo. Io mi reputo un ottimo professionista e un ottimo corridore, non sono mai stato definito un campione perché non ho mai vinto da campione. Ho vinto qualche gara minore e ottenuto tantissimi piazzamenti, anche un centinaio. Oggi però ho avuto la mia giornata da campione”.
Bernal: Fiducioso ma non ho ancora vinto. Caruso? Ho avuto paura
“Anche oggi abbiamo saputo gestire la corsa. I miei compagni hanno gestito bene, Castroviejo è stato l’uomo che ha gestito tutto. Il ringraziamento va a loro, hanno gestito tutto loro”. Lo ha detto la maglia rosa Egan Bernal dopo la ventesima tappa del Giro d’Italia, chiusa al secondo posto alle spalle di Damiano Caruso. “Se ho avuto paura? Sì, ho provato tante emozioni, avevo le gambe e la squadra, però comunque il secondo in classifica era davanti (Caruso, ndr) con un gruppo di dieci corridori, hanno iniziato ad avere 40-45 secondi. Ho creduto in me e nella squadra e in Daniel Martinez, che ha fatto un ottimo lavoro. Alla fine abbiamo fatto una bella corsa – ha aggiunto il capitano della Ineos-Grenadiers ai microfoni Rai Sport – La crono di domani? Sono due minuti di vantaggio, si possono perdere certo, però cercherò di fare del mio meglio. Sicuramente farò la crono a tutta, sono 30 km. Non pensavo di arrivare all’ultima tappa con due minuti di vantaggio, sono fiducioso ma fino a domani quando non finisce la corsa non sono sicuro di aver vinto”.