Marco Carta ha finalmente trovato l’amore e adesso è anche pronto al grande passo: dire sì al compagno Sirio e magari avere anche un figlio. Il cantante, vincitore di ‘Amici’ nel 2008, a quanto pare ha voglia di sposarsi e coronerà questo sogno presto, appena le restrizioni causate dalla pandemia permetteranno di organizzare una grande festa spensierata. Nei suoi piani ci sarebbe poi il progetto di allargare la famiglia con un bebè.
Marco Carta a Roma con Sirio
“La mia identità è sempre stata a fuoco. Nei primi anni, però, trovo fosse difficile per una popstar essere se stessa. Ero idolatrato da tutte le ragazzine d’Italia, mi chiedevo cosa sarebbe successo se avessi condiviso quel che avrei tanto voluto condividere” (il suo orientamento sessuale). Più tardi è arrivata la maturità e una maggiore consapevolezza che hanno permesso a Marco Carta di innamorarsi davvero: “Mi faceva soffrire l’idea di dovermi nascondere, di non poter camminare mano nella mano con il mio fidanzato, con il quale a ottobre festeggio i sette anni d’amore. Non mi è mai interessato presentarmi nei locali urlando che sono gay. Volevo solo vivere con normalità il mio rapporto“, ha aggiunto.
Marco Carta mette su famiglia
Proprio l’incontro con Sirio ha cambiato la vita di Marco Carta: “Il mio fidanzato è molto riservato. Non si sente a suo agio davanti a riflettori e telecamere e, credo, non farebbe mai un servizio posato per un qualche giornale. Mi piace molto questo suo avere a cuore la privacy, perché in passato ho incontrato persone che ambivano alla notorietà. Sirio è diverso, perciò ha funzionato”. E le cose, dunque, sono andate talmente bene da aver spinto la coppia verso il matrimonio.
“Mi piacerebbe molto sposarmi e di certo lo farò” ha aggiunto Marco Carta. “Prima, però, vorrei si esaurisse l’emergenza sanitaria. Vorrei ricordare il giorno delle mie nozze per tutta la vita, festeggiare con gli amici e con una serenità che sia vera e totalizzante”.
Con un pensiero a qualcosa di ancora più grande: un figlio. “Ci sono migliaia di bambini che crescono senza genitori, in orfanotrofi. Mi chiedo perché non dar loro due papà. Trovo uno spreco che delle creature così piccole siano lasciate marcire in posti senza amore. Io sono cresciuto senza un padre e mia madre è morta che avevo 10 anni. Sono andato a vivere con i miei nonni, allora e non mi è mai mancato l’amore. In istituto ti danno da mangiare, ti danno da bere. Ma non ti danno amore. L’amore non si compra“, ha concluso il cantante.