Esordio di fuoco per il premier Giuseppe Conte alla guida di Palazzo Chigi. Dopo l’insediamento di venerdì scorso, e dopo 88 giorni di crisi, lunedì Conte è entrato nel suo ufficio pronto a prendere in mano i documenti più urgenti. La settimana che lo aspetta non è affatto facile: va innanzitutto superato lo scoglio della fiducia in Parlamento.
Martedì 5 giugno sarà la volta del Senato: alle 12 le dichiarazioni programmatiche di Conte, poi la discussione generale e infine il voto alle 19.30, mentre la votazione alla Camera si terrà mercoledì 6 giugno, alle 17:40.
Ii numeri non dovrebbero essere un problema, ma resta un appuntamento importante perché, per la prima volta il premier dovrà esporre il proprio programma di governo, basato sul contratto di programma tra Lega-M5s. Un vero e proprio ‘battesimo’ cui seguirà nel weekend quello internazionale, al G7 di Charlevoix, in Canada, l’8 e 9 giugno. A tal proposito, Conte ha incontrato il neoministro degli Esteri, Moavero Milanesi, per iniziare ad affrontare i dossier preparati dagli uffici di palazzo Chigi.
A Charlevoix Conte incontrerà per la prima volta alcuni dei suoi principali interlocutori internazionali, a partire dal vicino di casa, il presidente francese Emmanuel Macron, fino al leader Usa Donald Trump. In agenda sono già segnati per venerdì un bilaterale con il primo ministro del Regno Unito, Theresa May, e con la cancelliera tedesca Angela Merkel che il neopremier ha sentito telefonicamente dopo la sua nomina. La riunione dei sette peraltro non si preannuncia facile: sul tavolo c’è il tema dei dazi imposti dagli Usa nei confronti dell’Europa su acciaio e alluminio.