“La giornata è iniziata in tutti gli stabilimenti Ilva con la mobilitazione dei lavoratori proclamata dalle organizzazioni sindacali a sostegno della trattativa. Dai primi dati l’adesione a Taranto, Genova, Novi Ligure, è totale”. È la stima di Marco Bentivogli, segretario Fim Cisl, tra le sigle che hanno indetto lo sciopero contro i 4mila esuberi annunciati da Am Investco venerdì scorso.
“I lavoratori hanno ben compreso che le basi su cui si articola il piano industriale vanno radicalmente modificate, continuiamo a ribadire, come in tutti questi anni, che è possibile modificare il Piano affinché si rilanci la produzione dell’acciaio, si salvaguardi l’ambiente e si escludano licenziamenti”, aggiunge il sindacalista. Circa 3300 dei 4mila esuberi, su un totale di 14.200 lavoratori del gruppo Ilva, riguarderebbero la sede di Taranto.
“In questi anni troppo tempo perso e tante incertezze hanno pregiudicato le condizioni di partenza di questa trattativa. AMInvestCo deve sapere che queste sono le nostre condizioni per andare verso un’intesa su cui anche il governo deve fare la sua parte in maniera attiva”, conclude Bentivogli.