Su disposizione del ministro dell’Interno, Marco Minniti, è stato espulso un cittadino tunisino. Si tratta di un 37enne residente a Latina che era stato segnalato nell’ambito delle indagini in seguito all’attentato al mercatino di Natale di Berlino del 19 dicembre, compiuto da Anis Amri. E’ stato accertato che l’uomo faceva parte di un gruppo radicale gravitante attorno alla moschea di Latina, opposto all’imam Arafa Rekhia Nesserelbaz di orientamento moderato. A seguito delle indagini svolte, il tunisino è risultato intestatario di un’utenza emersa tra i contatti di Amri, quando quest’ultimo, nel giugno 2015, era stato ospitato nell’abitazione di Yaakoubi Montasser e della sua compagna ad Aprilia (RM). L’utenza intestata al tunisino espulso è risultata, inoltre, associata a un profilo Facebook sul quale sono stati riscontrati elementi che denotano la sua adesione all’ideologia jhadista, nonché la sua appartenenza a un circuito di contatti virtuali con soggetti riconducibili allo Stato islamico. Con questo provvedimento, il 21esimo del 2017, salgono a 153 le persone gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento alla frontiera dal gennaio 2015 a oggi.
Isis, Viminale espelle tunisino collegato a killer strage Berlino
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