“Mi impegno a far sì che entro il 2025 ITA sia la compagnia aerea non low cost più ecologica d’Europa, e questo grazie agli accordi con Airbus per la fornitura di aerei di ultima generazione. Mi impegno affinché ITA metta davvero il cliente al centro della politica commerciale. E in terzo luogo mi impegno a far sì che ITA rispetti i canoni di corretta gestazione economica”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Giovanni Minoli a ‘Il Mix delle Cinque’, nella puntata che andrà in onda oggi, il presidente di ITA Alfredo Altavilla. Quindi sarà nel 2025 che sapremo, per così dire, se la butteremo giù dalla torre oppure se la incoroneremo? “Si, è così. Magari succede anche prima ma il 2025 è la scadenza del piano che ci ha approvato la comunità europea”.
Il marchio Alitalia? “Stiamo provando a rilevarlo, non è ancora arrivata la decisione finale da parte del ministero dello Sviluppo Economico“, ha aggiunto. Perché state provando a rilevarlo? “Perché crediamo che deve rimanere un patrimonio della nuova compagnia di bandiera”, è un “marchio che ha portato in giro per il mondo gli italiani”.
Perché ITA dovrebbe avere un risultato diverso rispetto ad Alitalia? “E’ una domanda che si stanno ponendo anche gli italiani. ITA nasce ‘right size’, con la misura giusta per cominciare ad operare da foglio bianco”, ha spiegato ancora Altavilla. “Abbiamo due vantaggi fondamentali: partiamo con un nuovo contratto di lavoro, più flessibile, e nel quale tutti i lavoratori, dal presidente in poi, hanno una parte della retribuzione legata al risultato economico della compagnia e, soprattutto, alla soddisfazione del cliente, che deve esser la cifra e la missione della nuova compagnia”, aggiunge. Punterete di più sul lungo raggio? “Nel tempo punteremo di più sul lungo raggio dove ci sono i margini migliori”, conclude