“Continua il terrore contro la popolazione civile nel distretto di Nikopol da parte delle truppe russe. Nella notte, circa 60 razzi sono caduti sugli insediamenti costieri. Quaranta di loro nella città di Marganets. Danneggiati abitazioni private ed edifici commerciali, gasdotti, reti elettriche. Un residente della città è rimasto ferito. Una ventina di munizioni missilistiche sono state lanciate sul territorio di Chervonogrigoriv.
“Fortunatamente non ci sono state vittime o danni”. Così su Telegram Yevhen Yevtushenko, capo dell’amministrazione militare di Nikopol, sulla sponda del fiume Dnepr opposta alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.
Aiea, necessaria nostra presenza a Zaporizhia
“Una squadra deve andare a Zaporizhia proprio come abbiamo fatto a Chernobyl e all’Ucraina meridionale all’inizio dell’anno. Possiamo mettere insieme una missione di sicurezza, protezione e salvaguardie e fornire l’assistenza indispensabile e la valutazione imparziale di cui hanno bisogno”. Così su twitter il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi.
The @iaeaorg team must go to Zaporizhia just as we did to Chornobyl and South Ukraine earlier in the year. We can put together a safety, security and safeguards mission and deliver the indispensable assistance and impartial assessment that is needed. pic.twitter.com/yc4ZWyknJt
— Rafael MarianoGrossi (@rafaelmgrossi) August 7, 2022