Mentre in Italia oggi va in scena il vertice Figc – governo che si spera decisivo per la ripresa o meno del campionato, nel resto dell’Europa qualcosa inizia a muoversi. I primi a ripartire saranno i clun tedeschi: la cancelliera Angela Merkel ha infatti dato il via libera alla ripresa della Bundesliga dalla seconda metà di maggio. Sia la Bundesliga che il campionato di seconda divisione potranno riprendere a porte chiuse e con una serie di altre condizioni pensate per prevenire un altro focolaio. “E’ una buona notizia per il calcio tedesco. A questa decisione si associa una grande responsabilità da parte dei club nell’applicazione del protocollo sanitario”, ha commentato l’ad della Lega tedesca (Dfl), Christian Seifert. I giocatori verranno testati e le squadre dovranno anche trascorrere del tempo in quarantena prima che le partite possano riprendere. La prima data utile per ricominciare a giocare è il 16 maggio, altrimenti si partirà il 22. Giovedì tutti i rappresentanti dal calcio tedesco terranno un incontro generale con le 36 squadre professionistiche delle due principali divisioni tramite collegamento video. La Bundesliga era stata sospesa lo scorso 13 marzo a nove giornata dalla fine. I club si erano impegnati a terminare la stagione entro la fine di giugno.
Dopo 54 giorni di lockdown anche i club spagnoli hanno iniziato i test prima di riprendere con gli allenamenti individuali nei centri sportivi. I campioni di Barcellona e Real Madrid fin da questa mattina sono arrivati nelle sedi dei rispettivi club, privi di mascherino o guanti, per le prime visite mediche. I centri di allenamento di tutti i club sono stati sanficati negli ultimi due giorni. Tutti i giocatori e i membri dello staff tecnico saranno testati per il Covid-19 prima di poter riprendere ad allenarsi. L’obiettivo della Liga è riprendere con le partite a giugno, a porte chiuse, dopo un mese circa di allenamenti. “E’ più pericoloso andare in farmacia che allenarsi”. E’ la paradossale affermazione di Javier Tebas, presidente della Liga. Se gli uomini torneranno in campo, non sarà così per le donne: la Federcalcio iberica, infatti, starebbe pensando ad uno stop definitivo della stagione.
Slitta almeno di una settimana, invece, la ripresa degli allenamenti in Premier League. Domenica il premier Boris Jonhson comunicherà al paese la roadmap per uscire dal lockdown e il giorno dopo è prevista una riunione dei club della Premier per recepire le direttive e muoversi di conseguenza. Nel frattempo Christian Purslow, amministratore delegato dell’Aston Villa, ha detto che i club devono ancora stabilire i protocolli per garantire un sicuro ritorno in campo. La lega inglese sta cercando di trovare un modo per riprendere a giugno ma le sessioni di allenamenti di gruppo non sono ancora iniziate. Parlando a radio talkSPORT, Purslow ha detto che “non siamo riusciti a raggiungere un accordo sui protocolli cruciali che riguardano il calcio. Fino a quando non creeremo un codice per rendere sicuri i nostri grandi sport di contatto parliamo solo di ipotesi”. L’Aston Villa è, con Brighton e West Ham, uno dei club contrari alla ripresa del campionato.
Al momento gli unici tornei che hanno già annunciato la chiusura definitiva della stagione sono la Ligue 1 in Francia e l’Eredivisie in Olanda. Anche in Belgio è quasi certo lo stop al campionato, come richiesto dalla lega belga. Oggi il primo ministro belga Sophie Wilmes ha annunciato che tutte le competizioni sportive nel paese rimarranno sospese fino al 31 luglio, di fatto confermando lo stop anche al campionato di calcio. Decise a ripartire anche le Federazioni di Turchia e Croazia. In Turchia si pensa ad una ripresa del campionato il prossimo 12 giugno, con il presidente della Federcalcio Nihat Ozdemir che ha confermato anche che la finale di Champions League si giocherà ad Istanbul ad agosto. In Croazia, infine, la Federazione guidata da Davor Suker è intenzionata a ricominciare la stagione il 30 maggio con le semifinali di Coppa mentre il campionato dovrebbe riprendere il 6 giugno a porte chiuse.