Roma, 15 mar. (LaPresse) – Sono passate già due settimane da quando Giuseppe Conte ha detto ‘sì’ a Beppe Grillo e al nuovo Movimento 5 Stelle. Dal 28 febbraio ad oggi è successo praticamente di tutto nell’area della cosiddetta Alleanza dello sviluppo sostenibile, come l’ex premier amava chiamare la coalizione Pd-M5S-Leu: Nicola Zingaretti ha presentato le dimissioni e al suo posto è arrivato Enrico Letta, Liberi e uguali ha visto andare Articolo 1 a favore del governo Draghi mentre Sinistra italiana è rimasta all’opposizione con Nicola Fratoianni e i Cinquestelle sono praticamente pronti a salutare un pezzo di storia come la piattaforma Rousseau. Nel frattempo l’alleanza si è spostata sui territori: dopo l’ingresso nella giunta di Michele Emiliano in Regione Puglia, anche il Lazio ha salutato l’arrivo di due esponenti pentastellate, Roberta Lombardi e Valentina Corrado, che sono andate a completare la squadra di Zingaretti. (Segue)
M5S, ‘progetto 2050’ quasi completo: Conte pronto al varo entro due settimane
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