Esistono tre possibili opzioni per definire il futuro del Movimento Cinque Stelle. A elencarle è il capo politico, Vito Crimi, durante l’assemblea congiunta dei parlamentari. La prima scelta è mantenere lo status quo, eleggendo un nuovo leader tramite la piattaforma Rousseau. In alternativa, virare verso un cambio dello Statuto e selezionare, sempre online, un organo collegiale. La terza via, che sembra essere la più gettonata, è nominare un comitato composto da 19 persone, da scegliere tra gli eletti di Camera, Senato, Europarlamento, Consigli regionali e Consigli comunali, per avviare un percorso entro il 15 ottobre che porti stati generali, coinvolgendo anche i territori.
“Ho avviato un percorso di confronto con tutte le realtà del M5S. Abbiamo discusso delle possibili strade per arrivare a una nuova governance del M5S. Il metodo è quello del coinvolgimento della nostra assemblea degli iscritti, da cui non si può prescindere”, ha dichiarato Crimi al termine dell’assemblea. “Ho proposto un comitato di 10 persone per esaminare i contributi che arrivano dalle assemblee territoriali”, ha spiegato ancora il capo politico grillino che ha poi concluso: “Rousseau è il nostro strumento di partecipazione, non ce ne sono altri”.
Presente all’assemblea anche il ministro della Scuola Lucia Azzolina, assenti i ministri Patuanelli, Di Maio, Bonafede. ” i temi sono la cosa fondamentale e la scuola chiaramente ne farà parte”.