Forse non è la finale che ci si aspettava, ma di certo è una finale di grande valore. Da una parte quello di Macerata, la squadra che ha dominato la regular season con diciotto vittorie in ventidue gare, la squadra che ha vinto più set (62) perdendone meno (19) di chiunque altra; la squadra capace di eliminare in due partite Verona nei quarti (anche se agli scaligeri va il grande merito di avere strappato due set ai marchigiani sul campo avversario) e Modena con tre secchi 3-0 in semifinale. Insomma… una squadra da percorso netto.
Dall’altra parte c’è Perugia: data perdente in partenza contro Piacenza, contro la quale gli umbri non avevano mai vinto, Perugia è riuscita in un’impresa straordinaria giocando proprio a Piacenza nella quinta gara di semifinale, quella decisiva, la cosiddetta partita perfetta. E di fronte a uno stato di grazia del genere adesso nessun traguardo è precluso.
I botteghini del Pala Baldinelli di Osimo che ospiterà gara #1 resteranno chiusi: i biglietti sono andati venduti in un battibaleno. Grande fiducia da parte della squadra marchigiana e dei suoi tifosi nonostante l’assenza di un uomo tatticamente importante come Paparoni; tornerà invece nei dodici il centrale Stefano Patriarca, reduce da una distorsione alla caviglia che lo ha costretto a guardare l’intera serie di semifinale dalla tribuna
Per Macerata si tratta della terza finale scudetto: le prime due erano andate bene, vittoria nel 2006 al termine della serie di cinque gare contro Treviso e nel 2012 quando la partita si giocava nel cosiddetto V-Day, la finale secca, a Milano. Anche qui vittoria al tie-break contro Trento che era considerata la superfavorita e che subì una rimonta pazzesca e vinse su un pallone molto discusso.
Interessante anche la sfida serba tra le due squadre con ben sei giocatori della nazionale di Belgrado uin campo: Podrascanin e Stankovic tra i marchigiani, e addirittura quattro tra gli umbri che schierano Petric, Cupkovic, Mitic e il potentissimo opposto Atanasijevic. Kovac, serbo anche lui, è il tecnico del miracolo umbro. Un tecnico che ben conosce Macerata visto il suo passato da schiacciatore tra i biancorossi.
Per Perugia si tratta della seconda finale dopo quella persa dalla Sisley Treviso del 2005 con la RPA ma possiamo dire che si trattava di una squadra e di una società completamente diversa da quella di oggi.
Tra Macerata e Perugia sei i precedenti con Macerata in vantaggio con tre a due: due vittorie lo scorso anno in regular season e una quest’anno, sempre nel corso della stagione. Perugia ha vinto la gara di regular season ospitata al PalaEvangelisti di Pian di Massiano e la semifinale di Coppa Italia.