“Ho preso un mesotelioma, un tumore molto cattivo, legato alla presenza di amianto nell’aria. Si prende perchè si respirano particelle di amianto senza saperlo, senza rendersene conto, perchè una fibra d’amianto è seimila volte più piccola di un capello, seimila volte più leggera di un capello. Una volta liberata nell’aria non si deposita più per terra, e ha un tempo di conservazione lunghissimo, può restare lì in attesa sino a 30 anni, e quando si manifesta ahimè, di solito è troppo tardi”. Con queste parole Franco Di Mare, storico giornalista Rai, a lungo inviato in teatri di guerra nella ex Jugoslavia, ha annunciato a ‘Che Tempo che Fa’ di Fabio Fazio la sua malattia, presentando il suo libro ‘Le parole per dirlo’.
“Ho avuto una vita bellissima, una vita veramente bella. Le memorie che ho sono memorie piene di vita. Non voglio fossilizzarmi attorno all’idea di morte. Mi voglio legare all’idea che c’è una vita. Quello che mi dispiace tanto è scoprirlo solo adesso”, ha sottolineato inoltre Di Mare. “Non è ancora tardi, non è ancora finita, perchè come dice un allenatore di calcio che a te piace molto, Vujadin Boskov…’Partita finisce quando arbitro fischia’. E il mio arbitro non ha fischiato ancora”, ha aggiunto il giornalista.