(LaPresse) È stata prorogata l‘allerta arancione per maltempo sulla Sardegna, fino alla mezzanotte di domani, martedì 16 novembre. Ancora una volta, l’allerta – che era previsto finisse questa sera – si concentra su Cagliari e sud Sardegna, ormai da un giorno e mezzo ostaggio dell’ininterrotta furia dell’acqua.
In provincia di Cagliari prosegue il lavoro dell’equipaggio dell’elicottero AB 412 dei vigili del fuoco per alcune operazioni di trasporto nelle zone colpite dalle piogge di questi giorni. A Villa San Pietro sono stati portati medicinali urgenti a un pastore in una zona rurale difficilmente accessibile via terra e successivamente una decina di cacciatori che ieri aveva trovato riparo in un agriturismo, sempre nel territorio di Villa San Pietro, è stata condotta alla Stazione Forestale di Pula. Terminato anche il trasporto con l’elicottero di due allevatori in una zona impervia di Pula, che ha permesso di portare sacchi di mangime in un ovile isolato per le forti piogge.
A Cagliari tutto chiuso, è stato di calamità naturale
Il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu è pronto a dichiarare lo stato di calamità naturale dopo le piogge che ieri hanno devastato il capoluogo e il sud della Sardegna, con allagamenti, crolli e una vittima. Oggi, ancora allerta arancione per tutta la giornata: il maltempo non darà tregua fino a mercoledì sera, solo da giovedì la situazione inizierà a migliorare. A Cagliari è tutto chiuso, in uno scenario spettrale: scuole, parchi, biblioteche, università, palestre e asili. Ai cittadini viene chiesto di restare in casa e uscire solo se strettamente indispensabile, mentre a chi abita in piani terra o seminterrati viene consigliato di spostarsi in piani più alti. L’allerta di oggi è quella che preoccupa di più, perché è prevista la stessa quantità di acqua di ieri ma su un terreno che non è più in grado di assorbirne. “Mi dispiace per tutti i cittadini che ancora una volta si sono trovati con i locali, le cantine e le case allagate. Stiamo eseguendo i sopralluoghi per valutare i danni e stiamo preparando la delibera di proclamazione dello stato di calamità naturale”, dice Truzzu. Anche nella maggior parte dei comuni della città metropolitana scuole, parchi e cimiteri sono chiusi.
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