Due semifinali certamente imprevedibili, praticamente date quasi alla pari. Due semifinali che consigliano un’analisi molto attenta di tutte le statistiche di questo Mondiale e anche dei suoi precedenti. Certamente il Brasile ha il vantaggio non da poco di giocare in casa (all’interno del gigantesco Mineirao di Belo Horizonte) ma le assenze di Neymar, gravemente infortunatosi nella sfida contro la Colombia, e di Thiago Silva, squalificato dopo la diffida e la successiva ammonizione, pesano non poco. Hanno fatto impressione le immagini di Neymar uscito in barella dal campo e per la verità i tifosi del Brasile dopo la vittoria contro la Colombia hanno atteso tutta la notte notizie confortanti sulle condizioni del giocatore. Quando si è sparsa la notizia che si trattava di una vertebra fratturata e che il Mondiale del nuovo O’ Rei era finito, molti hanno pianto.
Neymar, dopo l’enorme visibilità data alle immagini del suo ricovero all’Hospital Sao Carlos di Fortaleza e a quelle del suo trasferimento all’aeroporto, immagini che lo vedevano in barella e in lacrime con il volto coperto, ha deciso di svelarsi rientrando a casa con un messaggio video postato sul sito della federazione brasiliana che ha realizzato per questo mondiale una tv online: “Il mio sogno non è finito – ha detto Neymar – ma solo rimandato. Ho sempre sognato di vincere una Coppa del Mondo e di farlo sul campo; a Dio piacendo avrò ancora ancora tempo, ma adesso chiedo ai miei compagni di squadra di vincere questo titolo anche per me e per quanti non potranno essere in campo”. Parole pronunciate dalla sedia a rotelle, con gli occhi lucidi e un filo di voce ma che hanno dato molto coraggio alla squadra brasiliana.
Felipe Scolari ha dovuto parlare a lungo alla squadra, quasi demoralizzata dopo l’infortunio del suo leader e giocatore più rappresentativo: “Nessuna paura, nessun timore e soprattutto nessun rimpianto, siamo tutti chiamati a un impegno ancora maggiore, a una responsabilità ancora più grande”.
Il Brasile torna in semifinale dopo quattordici anni: vinse quella del 2002 contro la Turchia per poi perdere in finale contro la Germania 2-0. Fu il Mondiale di Ronaldo: otto gol, uno in semifinale e due nella finale contro la Germania che dal 1990 attende di alzare la Coppa del Mondo. Anche il Brasile non l’ha più alzata quella Coppa dalla partita di Yokohama e la Germania da quella finale perduta sogna un’occasione di rivalsa. Ora, con le assenze di Neymar e Thiago Silva questa opportunità viene offerta ai tedeschi su un piatto d’argento: ma non a buon mercato.
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